Svizzera. Crescono le sperimentazioni sugli animali, ma non quelle di “grave” entità.

Esperimenti su topi, uccelli, pesci, ratti e suini sono in aumento in Svizzera. Nel 2023, il numero di test condotti su animali è cresciuto dell’1,6% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, non si registra un incremento nelle sperimentazioni classificate con il massimo livello di gravità.

La notizia arriva dalla statistica sulla sperimentazione animale dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV), pubblicata oggi. Nel 2023 sono stati utilizzati complessivamente 595.305 animali come cavie. Durante lo stesso periodo, si è verificata una riduzione delle autorizzazioni concesse dalle autorità cantonali competenti, scese a 560, ossia 106 in meno rispetto al 2022.

Gli esperimenti con «grave aggravio», principalmente legati alla ricerca su malattie umane come patologie neurologiche e tumori, erano in aumento dal 2014, ma nel 2023 si è registrata una diminuzione, la prima dal 2018. In particolare, sono stati utilizzati 640 animali in meno (-2,4%) per sperimentazioni che causano grande sofferenza. Anche le sperimentazioni di livello di gravità 1 hanno visto un calo del 9,1%. Al contrario, per il livello più basso, che non compromette il benessere dell’animale (gravità 0), e per il livello 2, si sono osservati aumenti rispettivamente del 7,5% e del 6,7%.

Secondo quanto riportato dall’USAV in una nota, sebbene i principali animali utilizzati nella sperimentazione siano topi, uccelli, pesci e ratti, nel 2023 si è registrato un forte aumento nell’uso di suini, con 42.000 esemplari impiegati, circa dieci volte di più rispetto all’anno precedente.