Home Attualità Tutela di cani e gatti: l’Unione Europea vara le prime norme comuni a livello continentale.

Tutela di cani e gatti: l’Unione Europea vara le prime norme comuni a livello continentale.

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L’Unione Europea ha compiuto un passo storico nella tutela degli animali da compagnia. Il Parlamento e il Consiglio hanno raggiunto un accordo che introduce i primi standard condivisi per l’allevamento, la tracciabilità, l’importazione e la gestione di cani e gatti. Questa misura, attesa da anni, mira a contrastare abusi, traffico illecito e pratiche che compromettono la salute degli animali.

Microchip e Banche Dati: Il pacchetto prevede l’obbligo di microchip e della registrazione in banche dati nazionali interconnesse, per eliminare le zone d’ombra che facilitano le vendite illegali.

L’adeguamento sarà obbligatorio entro quattro anni per allevatori, commercianti e rifugi, mentre per i privati sarà graduale (dieci anni per i cani, quindici per i gatti).

Stop alle Malformazioni: Il testo vieta pratiche di allevamento che causano sofferenze, come gli accoppiamenti tra parenti stretti e la selezione di tratti fisici estremi che generano patologie. Sono esclusi da show e competizioni gli animali mutilati o allevati con caratteristiche a rischio.

Le nuove regole chiudono una lacuna sfruttata per importare nell’UE animali dichiarati falsamente come “non commerciali” e destinati alla rivendita. Ogni cane o gatto proveniente da Paesi terzi dovrà essere microchippato e registrato in una banca dati nazionale prima dell’arrivo. Anche i proprietari che viaggiano con i propri animali dovranno preregistrarli, salvo eccezioni.

Secondo Bruxelles, circa il 44% dei cittadini europei convive con un animale domestico, e tre persone su quattro chiedono tutele più forti. Il mercato, che vale oltre un miliardo di euro l’anno, si è spostato online, dove i controlli sono più deboli.

L’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA) accoglie favorevolmente l’accordo, pur specificando che non deve essere considerato un traguardo definitivo. L’associazione ritiene l’introduzione di standard comuni indispensabile per fermare gli allevamenti intensivi e il commercio online incontrollato. Tuttavia, sottolinea la necessità di investimenti nei controlli e sanzioni efficaci per evitare che le norme restino inattuate. ENPA evidenzia anche come il divieto di allevare animali con caratteristiche estreme sia un segnale culturale forte, ribadendo che l’obiettivo primario deve restare l’adozione e il disincentivo al commercio.

L’approvazione definitiva da parte di Parlamento e Consiglio è attesa nei prossimi mesi, e se confermate, le nuove regole ridisegneranno il settore della vendita e dell’allevamento di cani e gatti in Europa.

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