Home Attualità Gli elefanti si chiamano tra loro “per nome”, sono gli unici animali noti a farlo oltre agli umani.

Gli elefanti si chiamano tra loro “per nome”, sono gli unici animali noti a farlo oltre agli umani.

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Nel campo affascinante della ricerca comportamentale animale, una scoperta rivoluzionaria potrebbe ridefinire la nostra comprensione della complessità sociale di queste creature straordinarie. Un team di biologi e studiosi di intelligenza artificiale ha infatti individuato prove che indicano come gli elefanti utilizzino dei veri e propri “nomi” per identificarsi e comunicare tra loro.

Per una specie come l’elefante, già nota per la profondità dei suoi legami sociali – si pensi al loro afflato cordoglio per la perdita dei propri simili, all’allevamento collettivo dei piccoli e alla capacità di comunicare a lunghe distanze mediante complesse vocalizzazioni a bassa frequenza – l’utilizzo di “nomi” rappresenta un’evoluzione naturale all’interno delle loro intricate società.

Un team di ricercatori della Colorado State University, Save the Elephants e ElephantVoices ha scoperto che gli elefanti potrebbero utilizzare un sistema di comunicazione complesso che include “nomi” e “soprannomi” per identificarsi e rivolgersi l’un l’altro.

Lo studio è nato dall’osservazione di una matriarca di elefanti in Kenya che utilizzava un richiamo specifico per radunare l’intero branco. Tuttavia, in alcuni casi, un richiamo simile sembrava attirare solo un singolo individuo; per indagare su questo comportamento, gli scienziati hanno utilizzato l’apprendimento automatico per analizzare le vocalizzazioni degli elefanti, distinguendo quelle rivolte a più membri del branco da quelle destinate a un singolo individuo.

Quando i ricercatori hanno riprodotto le registrazioni, gli elefanti hanno reagito in modo significativo alle chiamate a loro indirizzate, rispondendo o avvicinandosi alla fonte del suono. Le chiamate destinate ad altri elefanti, invece, hanno suscitato una risposta minore.

Secondo George Wittemyer, professore alla CSU e co-autore dello studio, nell’ambito dell’etnologia vocale animale l’uso di “nomi” rappresenta una forma di “comunicazione arbitraria”. In altre parole, gli elefanti utilizzerebbero suoni che rappresentano un’idea specifica senza imitarla direttamente, dimostrando una capacità di astrazione del pensiero e un’intelligenza evoluta.

“Se potessimo emettere solo suoni che imitano ciò di cui stiamo parlando, la nostra capacità di comunicare sarebbe enormemente limitata”, spiega Wittemyer. “Sia per gli esseri umani che per gli elefanti, l’evoluzione di strutture sociali complesse ha richiesto lo sviluppo di una comunicazione precisa. Probabilmente abbiamo subito pressioni simili in questo senso, derivanti principalmente dalla complessità delle nostre interazioni sociali.”

Questa scoperta rivoluzionaria apre nuove e affascinanti prospettive per la comprensione del mondo animale. I risultati dello studio potrebbero infatti aiutarci a decifrare le caratteristiche acustiche che gli elefanti utilizzano per “descrivere” i membri della mandria, gettando nuova luce sulla loro complessa intelligenza e sulle loro sofisticate capacità comunicative.

La scoperta della capacità degli elefanti di utilizzare nomi e soprannomi ci invita ad avvicinarci a queste creature straordinarie con maggiore rispetto ed empatia. Comprendere il loro linguaggio e i loro sistemi di comunicazione potrebbe rivelarsi fondamentale per costruire una coesistenza armoniosa e sostenibile tra esseri umani ed elefanti.

 

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