Affido Attualità Curiosità Pluto sotto il tavolo e Claretta la peste: quando l’impossibile diventa magia. Di PetNews24 Scritto: 25 Marzo 2025 2 minuto/i di lettura Pluto era un cane adottato, ma il suo passato era segnato da numerose peripezie e abbandoni, prima di trovare finalmente una famiglia amorevole. La sfortuna di Pluto iniziò presto, quando era solo un cucciolo. La sua madre morì investita da un’auto, e lui e i suoi fratelli, di appena un mese e mezzo, furono dati via. Mentre alcuni trovarono famiglie amorevoli, Pluto conobbe la dura vita del randagio e dell’abbandonato. Quando arrivò al canile, era magro e diffidente, stanco di false promesse e delusioni. La volontaria che lo portò lì conosceva il suo triste passato e sapeva che le famiglie che lo avevano adottato lo avevano sempre riportato indietro. Pluto era un cane chiuso in se stesso, diffidente e poco incline a socializzare. Aveva disperatamente bisogno di un luogo sicuro per ricostruire la sua fiducia negli umani, ma nessuno sembrava avere la pazienza necessaria. Il suo rifugiarsi sotto i tavoli, in cerca di sicurezza, era visto come un rifiuto personale. “Se un cane non fa compagnia, che senso ha?”, disse l’ultima persona che lo abbandonò. Pluto, ormai disilluso, aveva smesso di sperare, di giocare e di fidarsi. Inaspettatamente, Claretta, una mia paziente, arrivò al canile. Claretta era una ragazza problematica, diffidente e solitaria, con difficoltà scolastiche e scatti d’ira. I compagni la deridevano, consigliandole di prendere un cane rabbioso. Desiderosa di un animale, Claretta convinse la madre. Al canile, chiese il cane più difficile, sentendo un’affinità. Le volontarie le presentarono Pluto, raccontandole il suo passato. Claretta decise subito che Pluto sarebbe stato suo.