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LNDC. Meloni scardina totalmente le attuali tutele alla fauna selvatica.

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Meloni scardina totalmente le attuali tutele alla fauna selvatica. LNDC Animal Protection: “Il Governo all’attacco della biodiversità e della sicurezza pubblica”

L’associazione esprime profonda preoccupazione e ferma opposizione per il disegno di legge che sta per approdare in Consiglio dei Ministri contenente disposizioni che, tra le altre cose, autorizzerebbero l’uso di fucili in spiaggia, la caccia notturna e la riduzione delle aree protette, decretando un gravissimo passo indietro nella tutela della fauna selvatica e dei principi fondamentali di convivenza civile

L’ennesimo regalo alla lobby venatoria e delle armi sta per essere servito su un piatto d’argento. Il Governo Meloni infatti, tramite il cognato della premier Francesco Lollobrigida che ne ha promesso l’approvazione entro agosto, sta per scardinare del tutto le attuali tutele alla fauna selvatica con un disegno di legge che si ripromette – tra le tante cose – di ripristinare l’uso di metodi vietati dalla UE per la cattura di uccelli da usare come richiami vivi, estendere le specie di questi uccelli da 7 a 47, aumentare i periodi di caccia così come gli orari e le aree in cui sarà possibile sparare indiscriminatamente contro qualunque cosa si muova.

Queste misure trasformano l’Italia in una giungla armata, dove la vita degli animali selvatici viene ulteriormente svalutata e i cittadini rischiano di trovarsi in mezzo a situazioni di pericolo anche in luoghi fino a oggi considerati sicuri, come le spiagge o le aree naturali,” commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “L’idea che si possa sparare anche di notte è particolarmente allarmante: la ridotta visibilità aumenta esponenzialmente il rischio di incidenti gravi, sia per gli animali non cacciabili sia per le persone.

Le modifiche legislative appaiono inoltre in netto contrasto con le direttive europee in materia di tutela della biodiversità e rischiano di far incorrere l’Italia in nuove procedure d’infrazione da parte dell’Unione Europea. In un momento storico in cui la protezione dell’ambiente dovrebbe essere al centro delle politiche nazionali e internazionali, questa legge si pone come un pericoloso segnale in direzione opposta.

LNDC Animal Protection sottolinea anche il rischio che tali provvedimenti rappresentano di fatto una legittimazione del bracconaggio, rendendo più difficile per le forze dell’ordine distinguere tra attività lecite e illecite, soprattutto nelle ore notturne.

È inaccettabile che si continui a smantellare pezzo dopo pezzo ogni presidio di tutela ambientale conquistato in decenni di battaglie,” conclude Rosati. “Questo Governo ha dichiarato guerra ai selvatici dal giorno del suo insediamento e continua imperterrito nella sua marcia contro la natura e contro i cittadini stessi, esponendoli a pericoli mortali direttamente, facendoli finire nel mirino dei cacciatori ovunque, e indirettamente, minacciando la biodiversità. Senza contare le sanzioni che arriveranno senza dubbio dalla UE e che saranno pagate con i soldi di tutti i cittadini. Tutto questo per un pugno di voti raccattati accontentando la lobby venatoria. Dov’è il senso di responsabilità di Giorgia Meloni? In qualità di capo del Governo deve pensare a tutelare i selvatici – che sono patrimonio indisponibile dello Stato – e tutti i cittadini dalle conseguenze letali di una tale liberalizzazione della caccia.

LNDC continuerà a vigilare e a far sentire la propria voce contro ogni tentativo di normalizzare la violenza armata contro gli animali e di indebolire i diritti della natura.

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