Cronaca Mondo SOS Animali L’Europa ignora la più grande mattanza di animali selvatici: il massacro dei canguri. Di PetNews24 Scritto: 16 Settembre 2025 4 minuto/i di lettura Il Parlamento fiammingo ha preparato un decreto per vietare il transito, il commercio e la produzione di prodotti derivati dai canguri (carne, pelli e carcasse). Le Fiandre sono il secondo importatore mondiale di questi prodotti, e la decisione è stata presa in risposta a una forte preoccupazione delle organizzazioni animaliste. La caccia commerciale ai canguri in Australia è considerata il più grande massacro di animali terrestri selvatici al mondo: ogni anno, tra 1,1 e 1,3 milioni di canguri vengono uccisi per il mercato globale. Oltre alla carne per il consumo, la pelle di canguro viene utilizzata anche per produrre scarpe, capi d’abbigliamento di lusso e giacche da moto. Negli ultimi anni, però, diversi marchi sportivi e di moda hanno deciso di smettere di utilizzare questo materiale. Anche alcune catene di supermercati e aziende di pet food, come Prolife, hanno interrotto la vendita di prodotti a base di carne di canguro. I metodi usati per uccidere i cuccioli di canguro, considerati economicamente non redditizi, sono stati fortemente criticati e documentati. Nonostante ciò, queste pratiche sono spesso tollerate o addirittura incoraggiate dalle autorità australiane. Il decreto fiammingo non si basa su questioni di sostenibilità ambientale, ma sul benessere animale. La decisione, infatti, giudica la caccia ai canguri in base alla sofferenza inflitta agli animali e al commercio internazionale che ne deriva. Provvedimenti simili sono già stati presi in passato dall’Europa, che ha vietato, per motivi etici, l’importazione di prodotti derivati dalle foche o di pellicce provenienti da animali catturati con tagliole. Dal punto di vista europeo, e in particolare delle Fiandre, lo sfruttamento dei canguri è considerato incompatibile con i principi di benessere animale. Il decreto fiammingo riconosce che il Belgio contribuisce in modo eccessivo alla sofferenza degli animali in Australia e intende porre fine a questo ruolo nel commercio globale. La prospettiva australiana, tuttavia, è molto diversa. Nel continente ci sono oltre 30 milioni di canguri, una popolazione che supera quella umana. Le autorità locali giustificano gli abbattimenti commerciali come un sistema di gestione della fauna selvatica, un metodo “sostenibile” per contenere la pressione degli animali sull’agricoltura e sull’ecosistema. A differenza dell’approccio etico europeo, in Australia la questione viene affrontata principalmente in termini di controllo numerico.