Attualità Curiosità La domesticazione trasforma gli animali: cani e gatti crescono. Di PetNews24 Scritto: 22 Settembre 2025 2 minuto/i di lettura Le attività umane, in particolare la domesticazione e l’allevamento selettivo, hanno avuto un impatto profondo sugli animali. La selezione ha favorito la crescita di bestie da allevamento sempre più grandi e produttive, oltre a influenzare notevolmente l’aspetto di cani e gatti. Ma cosa succede alle specie selvatiche? Un nuovo studio dell’Università di Montpellier ha analizzato per la prima volta gli effetti a lungo termine delle attività umane sia sugli animali domestici che su quelli selvatici. La ricerca ha rivelato una tendenza opposta: mentre gli animali domestici e da allevamento sono diventati più grandi, le specie selvatiche stanno diventando più piccole. Questo fenomeno è noto come “sindrome da domesticazione”. I ricercatori dell’Università di Montpellier hanno analizzato oltre 225.000 ossa di animali, sia domestici che selvatici, trovate in 311 siti archeologici in Francia. Hanno esaminato resti di volpi, conigli, cervi e lepri, ma anche di capre, pecore, mucche e maiali. Analizzando dati che coprono un arco temporale di 8.000 anni, gli studiosi hanno ricostruito come le dimensioni di queste specie siano cambiate nel tempo. Hanno combinato questi dati con informazioni su clima e ambiente, oltre che con la presenza umana. I risultati mostrano una chiara tendenza: gli animali domestici stanno diventando più grandi, mentre quelli selvatici si stanno rimpicciolendo. Questa divergenza è iniziata circa 1.000 anni fa. Prima di allora, sia le specie domestiche che quelle selvatiche si sono evolute in modo simile, adattando le proprie dimensioni ai cambiamenti climatici e ambientali.