Comunicato stampa Veterinario AniCura. In crescita l’umanizzazione dei pet: ecco il punto su cause e implicazioni per la salute degli animali. Di PetNews24 Scritto: 18 Marzo 2025 8 minuto/i di lettura L’umanizzazione degli animali da compagnia non corrisponde sempre al loro bene: amarli significa rispettare la loro natura Il 79% dei proprietari considera gli animali da compagnia veri e propri membri della famiglia e il 28% considera il proprio pet come un figlio: il fenomeno dell’umanizzazione è in forte crescita, ma per garantire il loro bene è fondamentale rispettarne la natura Negli ultimi anni, il rapporto tra gli italiani e i loro animali domestici ha subito una trasformazione significativa, andando negli ultimi anni sempre più verso un processo di umanizzazione, una tendenza per cui gli animali domestici vengono trattati e considerati sempre di più come esseri umani. Il 79% dei proprietari considera infatti gli animali da compagnia veri e propri membri della famiglia, quota che arriva ad alzarsi fino all’85% tra i Millennial (Ipsos per l’Osservatorio Unipol 2024). In alcuni casi (28%), il legame è così profondo da considerare il proprio animale come un figlio. Le ragioni dietro questa umanizzazione sono molteplici. Il cambiamento sociale e culturale gioca un ruolo chiave: in un mondo sempre più urbanizzato, gli animali domestici offrono compagnia e affetto, spesso riempiendo un vuoto emotivo. L’invecchiamento della popolazione italiana inoltre ha contribuito ulteriormente alla diffusione dei pet tra le fasce più anziane, che trovano nella loro presenza un conforto quotidiano. A questo si aggiunge una crescente sensibilità verso il benessere animale, rafforzata soprattutto tra le nuove generazioni, che sono più attente ai bisogni emotivi e fisici dei pet. L’umanizzazione dei pet solleva però alcune questioni etiche. Non sempre ciò che è percepito come un bene per l’animale corrisponde realmente alle sue esigenze biologiche e comportamentali. I veterinari si trovano sempre più spesso a dover mediare tra le aspettative dei proprietari e il reale benessere dell’animale, affrontando dilemmi complessi nel fornire le migliori cure possibili. Il fenomeno dell’umanizzazione si manifesta infatti in vari modi, impattando anche sulla cura degli animali: i proprietari sono sempre più attenti alla salute e al benessere dei propri pet, e di conseguenza sono più propensi a cercare visite di controllo regolari, vaccinazioni, trattamenti per malattie croniche, ma anche trattamenti avanzati, terapie specializzate e persino cure alternative per i loro animali. La conseguente e crescente complessità delle esigenze da parte delle famiglie con cani o gatti influisce così sulla professione veterinaria: per rispondere alle esigenze dei proprietari, molti veterinari stanno approfondendo la loro formazione, specializzandosi in ambiti come medicina interna, dermatologia e chirurgia ortopedica. Questa evoluzione ha aperto a nuove opportunità nel settore veterinario, con l’introduzione di terapie ulteriori come l’agopuntura o la fisioterapia, e lo sviluppo di programmi mirati al benessere e alla nutrizione personalizzata. Anche la comunicazione con i pet owner è diventata altrettanto cruciale: i veterinari devono oggi sviluppare competenze relazionali più solide, spiegando diagnosi e trattamenti in modo chiaro ed empatico, con un approccio che tenga conto delle emozioni e delle preoccupazioni di chi si prende cura dell’animale. “È indubbio che l’umanizzazione dei pet sia un fenomeno in continua crescita, ma è fondamentale comprendere che trattare un animale come una persona può persino diventare pericoloso per la sua salute. Attribuire loro bisogni, emozioni e abitudini umane rischia di portare a scelte dannose per il loro benessere, dall’alimentazione inadeguata a cure improprie o stress emotivo. Questo fenomeno ha un impatto significativo anche sulla professione veterinaria, aumentando la richiesta di servizi e ponendo nuove sfide etiche. L’impegno di AniCura è quello di creare un’alleanza con i proprietari puntando alla corretta gestione degli animali, garantendo tramite insieme cure adeguate e specialistiche che rispettino la loro reale natura e i loro bisogni.”– dichiara Valentina Fiorbianco, Head of Medical di AniCura Italia. AniCura è un gruppo di ospedali e cliniche veterinarie leader in Europa per la fornitura di cure di alta qualità per gli animali da compagnia. Nata nel 2011 nei Paesi Scandinavi da una fusione di ospedali veterinari per piccoli animali, cura ogni anno milioni di animali da compagnia, è presente oggi in 15 Paesi europei con quasi 500 cliniche e 11.000 collaboratori. AniCura è presente in Italia dal 2018, come il più grande gruppo di cliniche veterinarie del Paese, vanta un network di 34 strutture e un Team di circa 1.400 collaboratori di cui più di 1000 veterinari che comprendono oltre 40 diplomati al college Europeo. AniCura si pone come obiettivo quello di soddisfare la sempre crescente domanda di cure mediche all’avanguardia, offrendo servizi di alta qualità e investendo al contempo nella ricerca e nella formazione dei propri Associati. Scopri di più su www.anicura.it seguici su Facebook, Instagram e LinkedIn.