Comunicato stampa Salute e benessere Veterinario L’aumento della leishmaniosi umana in Toscana: un appello alla salute unica. Di PetNews24 Scritto: 3 Marzo 2025 14 minuto/i di lettura L’ AUMENTO DELLA LEISHMANIOSI UMANA IN TOSCANA: UN APPELLO ALLA SALUTE UNICA Durante il convegno scientifico che si è tenuto nell’aula magna della Scuola di Scienze della Salute Umana dell’Università di Firenze presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze “LEISHMANIOSI IN TOSCANA: APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE IN OTTICA ONE HEALTH”, sono stati presentati i risultati di uno studio retrospettivo, lo studio TOSMANIA, promosso dal Centro di Riferimento per le Malattie Tropicali della Regione Toscana e presentato al 34° Congresso ECCMID 2024 grazie al supporto di MSD Animal Health, che ha raccolto i dati clinici e laboratoristici dei casi di leishmaniosi umana osservati nel periodo 2018-2023 in Toscana. Lo studio, coordinato dal Prof. Lorenzo Zammarchi, è stato recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Microorganism (Barbiero et al. 2024). Lo studio ha evidenziato un significativo aumento dell’incidenza di casi autoctoni sia di leishmaniosi viscerale (VL) sia di leishmaniosi cutanea (CL) in Toscana. L’incidenza cumulativa della leishmaniosi umana è aumentata da 0,22 casi per 100.000 abitanti nel 2018 a 1,81/100.000 nel 2023 rivelando un notevole aumento dei casi negli ultimi sei anni. Lo studio, che ha analizzato dati clinici e demografici di 176 casi, di cui 158 autoctoni, ha confermato come la leishmaniosi umana stia diventando un problema emergente in Italia e nel resto dell’Europa meridionale, influenzata da fattori epidemiologici e ambientali locali come i cambiamenti climatici, l’aumento dell’urbanizzazione, la movimentazione dei cani provenienti dal sud, il cambio delle abitudini che prevedono un aumento delle attività all’aperto sempre più frequenti. Tra i casi documentati, lo studio ha rilevato che il 72,7% erano leishmaniosi viscerale (VL) e il 26,7% leishmaniosi cutanea (CL). Oltretutto il 92,2% dei casi di VL e l’85,1% dei casi di CL erano autoctoni, sottolineando un crescente rischio di trasmissione locale. Lo studio ha identificato tre aree principali di trasmissione in Toscana: l’area attorno a Firenze e Grosseto e, in minor misura, l’Isola d’Elba. Questi risultati indicano che l’epidemiologia della leishmaniosi sta subendo profondi cambiamenti nella regione, rendendo necessaria una maggiore consapevolezza e la messa in atto di strategie di sorveglianza per controllare l’emergenza di questo problema sanitario. “L’aumento dell’incidenza della leishmaniosi umana in Toscana sottolinea l’urgenza di risposte da parte della sanità pubblica ma anche l’importanza di attività di ricerca,” ha dichiarato il prof. Alessandro Bartoloni Ordinario di malattie infettive del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università di Firenze, Responsabile Scientifico del Convegno. “Comprendere i fattori che contribuiscono a questa emergenza, inclusi gli impatti dei cambiamenti climatici e il ruolo di nuovi serbatoi animali è cruciale per sviluppare strategie di controllo e una prevenzione efficace. Lo studio invita a ulteriori ricerche che analizzino i fattori climatici e ambientali antropogenici insieme alle caratteristiche epidemiologiche dell’infezione sia a livello animale sia vettoriale e la loro connessione con i cambiamenti epidemiologici al fine di comprendere meglio questo fenomeno da una prospettiva One Health.” La Regione Toscana è strutturata con un modello organizzativo integrato tra salute umana e veterinaria, ambiti che coesistono all’interno dello stesso settore: Settore prevenzione, salute e sicurezza veterinaria. “Gli interventi di prevenzione e contrasto alla leishmaniosi si inseriscono tra le numerose azioni regionali di prevenzione, sviluppate in sinergia con i Dipartimenti di prevenzione delle Aziende delle USL, anche se siamo consapevoli del problema della sottonotifica dei casi e per questo stiamo già lavorando per predisporre un Piano Regionale di sorveglianza e controllo e per il rafforzamento della “rete” interistituzionale integrata, che prevede una stretta collaborazione interprofessionale tra i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e i veterinari, pubblici e privati al fine di migliorare il percorso diagnostico e la comunicazione” ha dichiarato l’Ing Giovanna Bianco, Responsabile prevenzione, salute e sicurezza, veterinaria Regione Toscana. Dal 2014 la Medicina Generale in Regione Toscana è strutturata in “aggregazioni funzionali territoriali” che garantiscono un flusso di comunicazione diretto e un maggior coordinamento decisionale tra le Aziende sanitarie e i medici di medicina generale (MMG). “In Regione Toscana siamo avvantaggiati in quanto questo modello organizzativo è “vincente” e ci permette di comunicare più rapidamente e in modo efficace” dichiara la dottssa Elisabetta Alti, direttore del Dipartimento di Medicina Generale della Ausl Toscana Centro. “È molto importante inoltre per il Medico di Medicina Generale” aggiunge E. Alti, “ricevere dalla Regione una comunicazione puntuale sui dati epidemiologici relativi alle zoonosi emergenti come la leishmaniosi, in modo da aumentare la consapevolezza su queste malattie e favorire un precoce sospetto diagnostico. Il compito del Medico di Medicina Generale è anche quello di sfruttare ogni opportunità per informare la popolazione sui rischi legati a questa malattia, le modalità di trasmissione e i modi per prevenirla” “Il controllo delle malattie zoonotiche non può prescindere da un approccio multidisciplinare e intersettoriale come è stato più volte sottolineato nel corso di questo Convegno. Comunicare e sensibilizzare tutte le parti è fondamentale per far funzionare il sistema così come lo è la condivisione degli obiettivi, dei percorsi e delle azioni intraprese. Non possiamo parlare di approccio One Health se non abbiamo seduti allo stesso tavolo i rappresentanti della salute umana, animale e ambientale. E noi di MSD Animal Health”, ha sottolineato Paolo Sani, General Manager MSD AH Italia, Grecia, Malta e Cipro, “ci sentiamo in dovere di fare la nostra “parte” stimolando e supportando questi momenti di confronto.“ La Leishmaniosi La Leishmaniosi è una malattia infettiva di origine parassitaria causata da Leishmania infantum che interessa l’intero territorio nazionale. È trasmessa dalla puntura di un dittero ematofago, il flebotomo, conosciuto anche con il termine di pappatacio. Si tratta di una zoonosi, colpisce principalmente i cani, che nel nostro territorio rappresentano il “serbatoio” principale del parassita, ma colpisce anche gatti e roditori selvatici oltre che l’uomo e in particolar modo risultano essere più esposti gli anziani, i bambini e gli immunodepressi. Leishmaniosi cutanea nell’uomo: è la forma più comune e si presenta con lesioni cutanee o ulcere. Può risolversi spontaneamente ma può anche causare cicatrici permanenti . Leishmaniosi viscerale nell’uomo: è la forma più grave e può essere fatale se non trattata. Colpisce organi interni come fegato, milza e midollo osseo, portando a sintomi sistemici come febbre, perdita di peso, anemia e ingrossamento della milza e del fegato. Leishmaniosi nel cane: presenta manifestazioni cliniche simili alla forma viscerale nell’uomo. I cani sono considerati un serbatoio importante per la trasmissione della malattia, poiché possono infettare i pappataci e quindi diffondere il protozoo ad altri animali e potenzialmente agli esseri umani. Prevenzione leishmaniosi canina: è fondamentale, sia nei cani sani per proteggerli dall’infezione, sia nei cani già infetti o malati per ridurre la diffusione della malattia ad altri cani o all’uomo. La lotta alla diffusione della malattia si fonda su due principali fattori: la protezione dalla puntura del flebotomo e la vaccinazione. Informazioni su MSD Animal Health Da oltre un secolo MSD, azienda leader a livello mondiale nel settore biofarmaceutico, sviluppa farmaci e vaccini per molte delle malattie più gravi al mondo al fine di preservare la salute e la vita di tutti. MSD Animal Health, nota come Merck Animal Health negli Stati Uniti e in Canada, è la divisione di MSD a livello globale dedicata alla salute animale. Attraverso il suo impegno nella Scienza per Animali più sani®, MSD Animal Health offre a Medici Veterinari, allevatori, produttori, proprietari di animali da compagnia e istituzioni, una delle più ampie gamme di farmaci, vaccini, soluzioni e servizi di gestione della salute in ambito veterinario, nonché una vasta gamma di tecnologie di identificazione, tracciabilità e monitoraggio digitali. MSD Animal Health si dedica a preservare e migliorare la salute oltre che il benessere degli animali e delle persone che si prendono cura di loro. Investe significativamente in ricerca e sviluppo oltre che in una moderna catena di approvvigionamento globale. MSD Animal Health è presente in più di 50 Paesi, mentre i suoi prodotti sono disponibili in circa 150 mercati. Per ulteriori informazioni, visitate http://www.msd-animal-health.it o seguiteci su LinkedIn, Instagram e Facebook.