
L’associazione torna a scrivere al rappresentante della Turchia in Italia per esprimere la propria indignazione per la nuova legge che facilita la cattura e l’uccisione dei randagi nel Paese. LNDC Animal Protection ricorda che l’unica arma davvero efficace per contrastare il randagismo è un serio programma di controllo delle nascite tramite sterilizzazione, cosa che è ovviamente mancata finora
Il Parlamento turco ha approvato una legge che, secondo il legislatore, avrebbe l’obiettivo di arginare il fenomeno del randagismo ma che ha causato molte polemiche nel Paese e non solo. Prima che la legge passasse, infatti, ci sono state molte proteste a livello locale e internazionale e anche LNDC Animal Protection aveva scritto all’ambasciatore turco in Italia chiedendo di fermare questa follia. La nuova legge, infatti, prevede che tutti gli animali d’affezione senza casa vengano catturati e chiusi in strutture già sovraffollate e inadatte a garantire il loro benessere.
Inoltre, i cani portatori di malattie contagiose o aggressivi potranno essere uccisi. Questo è il punto più nebuloso e controverso, anche perché non viene specificato come verrà valutata la presunta aggressività dei cani o se – prima dell’eventuale uccisione – saranno tentati dei percorsi di recupero comportamentale. Allo stesso tempo, le presunte malattie contagiose possono essere facilmente arginate tramite cure e vaccinazioni, quindi non si capisce perché si debba ricorrere all’uccisione dei cani malati.
“Ho scritto nuovamente all’ambasciatore turco in Italia Ömer Gücük (Link alla lettera https://www.