Home Attualità Roma. Bovini e equini abbattuti nel Lazio: la polemica sulla sicurezza stradale.

Roma. Bovini e equini abbattuti nel Lazio: la polemica sulla sicurezza stradale.

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Secondo quanto riportato dall’associazione LNDC Animal Protection, nel Lazio è in corso una strage di animali: alcuni bovini ed equini sono stati uccisi con armi da fuoco nei comuni di Montelanico e Carpineto Romano. L’associazione denuncia l’abbattimento di questi animali, suscitando preoccupazione e allarme.

L’associazione LNDC Animal Protection denuncia che alcuni animali sono stati uccisi con armi da fuoco nell’ambito di un piano di contenimento voluto dalla Regione Lazio. La presidente dell’associazione, Piera Rosati, definisce l’accaduto “una barbarie istituzionalizzata” e aggiunge che la Regione sta autorizzando e finanziando l’abbattimento di animali innocenti con la scusa della gestione dei “bovini inselvatichiti”. Rosati critica duramente l’utilizzo di fondi pubblici per sterminare animali abbandonati anziché investire in soluzioni etiche e strutturate per il loro recupero e tutela, definendo la politica della Regione “una politica di crudeltà” anziché di amministrazione responsabile.

Nello scorso mese di giugno, la Regione Lazio ha stanziato 600.000 euro per l’attuazione di un piano di contenimento della fauna inselvatichita, che prevede l’intervento dei Comuni attraverso la cattura e, se necessario, l’abbattimento selettivo di specie domestiche rinselvatichite. Il commissario straordinario per le misure urgenti per la fauna selvatica, Vito Consoli, ha spiegato che il provvedimento è stato valutato positivamente dall’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale. L’ISPRA ha riconosciuto la necessità di intervenire con urgenza per rimuovere gli animali domestici inselvatichiti e vaganti, a causa dei gravi rischi per la salute pubblica e degli impatti sull’ambiente naturale e sulle attività agricole.

Il commissario straordinario Vito Consoli ha dichiarato che la Regione Lazio ha attuato il piano di contenimento nel rispetto della normativa vigente e dei principi etici di tutela del benessere animale. Secondo Consoli, sono stati garantiti la selettività degli interventi, l’impiego di personale formato e competente e l’utilizzo di strutture autorizzate per il ricovero temporaneo degli animali. Inoltre, Consoli ha affermato che sono state privilegiate tecniche non cruente, con l’abbattimento previsto solo come ultima risorsa.

Secondo l’associazione, la Regione Lazio giustifica l’abbattimento degli animali con motivi di sicurezza, ma i cittadini sembrano attribuire gli incidenti stradali lungo via Carpinetana a carenze infrastrutturali, come la mancanza di illuminazione e la mancata messa in sicurezza delle strade. Gli animalisti chiedono quindi l’immediata sospensione degli abbattimenti e la creazione di una struttura pubblica regionale per l’accoglienza e la riabilitazione di bovini, equini e altri animali abbandonati o sequestrati. Tale struttura dovrebbe garantire una gestione civile, trasparente e responsabile del territorio, mettendo fine alle emergenze e alle soluzioni drastiche.

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