Comunicato stampa Mondo Lndc animal protection. Istanbul, migliaia in piazza per difendere i randagi a rischio uccisione: LNCD scrive agli ambasciatori. Di PetNews24 Scritto: 7 Giugno 2024 4 minuto/i di lettura L’associazione: “Chiediamo di non uccidere i cani che non saranno adottati, ma di procedere con sterilizzazioni, microchippatura e promozione delle adozioni quali uniche armi efficaci per combattere il randagismo” Negli ultimi giorni, il Governo turco ha annunciato di avere l’intenzione di mettere in campo una nuova legislazione per arginare il fenomeno del randagismo che dilaga nel Paese. Le nuove norme dovrebbero prevedere la cattura, sterilizzazione e microchippatura dei randagi e fin qui tutto bene. Il problema, però, è che i cani catturati verranno uccisi se non saranno dati in adozione entro 30 giorni. Secondo le stime, i randagi attualmente presenti in Turchia sono circa 4 milioni mentre, secondo le fonti del Ministero dell’Agricoltura, nel 2022 erano addirittura 10 milioni. Secondo questi dati, quindi, c’è già stata una significativa riduzione della popolazione di cani senza casa quindi non si capisce il motivo di ricorrere alle uccisioni quando invece si potrebbero seguire altre strade. Per questa ragione, migliaia di persone sono scese in piazza a Istanbul per protestare contro questa decisione del Governo turco. “Ho scritto all’ambasciatore turco in Italia (Link alla lettera https://www.lndcanimalprotection.org/wp-content/uploads/2024/06/Lettera-Ambasciatore-turco-in-Italia.pdf) e all’ambasciatore italiano in Turchia ( Link alla lettera https://www.lndcanimalprotection.org/wp-content/uploads/2024/06/Lettera-Ambasciatore-italiano-in-Turchia.pdf)chiedendo loro di intercedere con il Governo turco affinché cambi direzione ed elimini da questa nuova legge la possibilità di uccidere i cani che non vengono adottati. Il Governo turco sta dimostrando una totale insensibilità nei confronti della vita ed è drammatico che veda nell’uccisione di esseri senzienti l’unica soluzione a un problema causato fondamentalmente dalla mala gestione da parte dell’uomo. Le armi da usare per contrastare il randagismo sono la sterilizzazione, la microchippatura e la promozione di adozioni consapevoli, con contrasto all’abbandono tramite pene severe. Questo è quello che dovrebbe fare un Paese civile, anziché pensare di uccidere a sangue freddo i cani che non vengono adottati. Allo stesso tempo, visto che la rabbia è una malattia ancora molto presente in Turchia, è necessario procedere con vaccinazioni a tappeto affinché venga finalmente debellata così come è avvenuto ormai decenni fa in Italia. Queste sono le misure degne di un Paese che si vuole considerare moderno ed evoluto, sicuramente non l’uccisione indiscriminata di animali solo perché non vengono adottati entro un certo lasso di tempo”, fa sapere Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. lndcanimalprotection.org