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Nuovo ecosistema scoperto nei fondali dell’Oceano Pacifico.

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Vermi giganti e molluschi sconosciuti: queste sono alcune delle straordinarie creature recentemente scoperte nel sottosuolo delle sorgenti idrotermali dell’Oceano Pacifico, a una profondità di 2500 metri. La scoperta, frutto di una spedizione oceanografica dell’Istituto americano Schmidt e pubblicata sulla rivista Nature Communications, potrebbe rivoluzionare la nostra comprensione di questi ecosistemi abissali, ancora in gran parte inesplorati e meritevoli di protezione.

Questi ambienti unici potrebbero essere stati i luoghi di origine delle prime forme di vita del nostro pianeta. Sebbene varie missioni negli anni abbiano contribuito a svelare parte della loro complessità, finora l’attenzione si era concentrata principalmente sulle aree più superficiali.

Le nuove scoperte
Utilizzando robot sottomarini per studiare da vicino le fonti di acqua molto calda a 2500 metri di profondità e il vascello Falkor, i ricercatori sono stati in grado di esaminare per la prima volta ciò che si trova sotto la superficie delle sorgenti idrotermali. Hanno così identificato numerosi animali, tra cui i famosi vermi tubo giganti e varie specie di lumache. Questa esplorazione ha rivelato un mondo sconosciuto, evidenziando la grande complessità di questi ecosistemi di cui non conosciamo ancora l’estensione.

“È la prima volta che riusciamo a osservare ciò che si trova sotto la superficie delle sorgenti idrotermali, e abbiamo scoperto che alcuni animali possono vivere in queste condizioni,” ha affermato Sabine Gollner dell’Istituto Reale Nederlandese. “È già un risultato sconvolgente,” ha aggiunto.

Monika Bright dell’Università di Vienna ha sottolineato che “questa scoperta cambierà profondamente la nostra percezione delle sorgenti idrotermali”, descrivendo questo “unico viaggio negli abissi” come fondamentale per la ricerca.

La necessità di proteggere questi ambienti
Negli ultimi anni, i progressi tecnologici hanno attirato l’attenzione delle attività di estrazione mineraria sui fondali oceanici. I ricercatori avvertono che è sempre più urgente adottare misure per tutelare questi ecosistemi unici, a rischio di essere distrutti prima ancora di essere completamente esplorati.

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