Ambiente Attualità Curiosità Solo il 25% delle foreste pluviali abitate da vertebrati è realmente intatto. Di PetNews24 Scritto: 18 Dicembre 2024 2 minuto/i di lettura L’integrità delle foreste pluviali è cruciale per la conservazione della biodiversità. Non basta considerare la semplice estensione di queste aree, ma è essenziale capire quante di esse siano realmente intatte, cioè prive di disboscamento, infrastrutture o attività estrattive, e quindi idonee alla sopravvivenza delle specie che le abitano. Un team di ricercatori ha affrontato questa questione in uno studio pubblicato su PNAS. I risultati mostrano che, sebbene il 90% degli areali delle specie vertebrate considerate sia coperto da foreste, solo il 25% di queste aree risulta realmente integro. Questo evidenzia una marcata sproporzione tra la presenza di foreste e la loro effettiva integrità. “Fino al 90% della copertura forestale si trova ancora all’interno degli areali delle specie studiate, ma solo il 25% è di alta qualità, un aspetto cruciale per ridurre il rischio di estinzione”, spiega James Watson, docente presso la School of The Environment dell’Università del Queensland (Australia) e co-autore dello studio. “Sapevamo già che le foreste pluviali ad alta integrità sono fondamentali per la biodiversità, ma nessuno aveva quantificato quanto questi habitat chiave siano diventati limitati”. La ricerca ha evidenziato inoltre un dato allarmante: l’impatto delle attività umane è particolarmente intenso nelle aree abitate da specie già a rischio. Ad esempio, solo il 9% delle foreste in cui vivono uccelli minacciati di estinzione risulta di elevata integrità, contro il 26% delle foreste abitate da specie non minacciate. Una situazione simile riguarda gli anfibi: appena il 6% delle foreste popolate da specie con popolazioni in declino è risultato intatto, rispetto al 36% delle foreste abitate da anfibi non a rischio.