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Animali selvatici: quando e come curarli?

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Come immagina una medicina veterinaria che si occupi anche degli animali selvatici nei boschi?”. Questa domanda, legittimamente, mi è stata posta su Facebook da Andreas Berger, che dovrebbe essere consigliere comunale a Bolzano per l’Svp (presumo sia il suo profilo, anche se non lo conosco personalmente). Naturalmente, quando un consigliere comunale mi pone una domanda, cerco di informarmi e approfondire. A tal proposito, mi sono confrontato con Claudio Calissoni, per me un punto di riferimento nella cultura animale. La risposta definitiva è stata: “Sì, non solo immagino che i veterinari debbano curare gli animali selvatici, ma lo considero un obbligo sancito dalle leggi.

La legge 157 dell’11 febbraio 1992, all’articolo 1, sancisce che ‘la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell’interesse della comunità nazionale e internazionale’. L’articolo 3 specifica che ‘le Province autonome provvedono in base alle competenze esclusive nei limiti stabiliti dai rispettivi statuti’. La legge, quindi, dice chiaramente ‘provvedono’, non lascia spazio a dubbi sulla necessità di curare gli animali selvatici.

Questa situazione stride con il fatto che siamo praticamente l’unico territorio a non disporre di un centro di recupero per la fauna selvatica che si occupi anche dei mammiferi. Castel Tirolo svolge un lavoro encomiabile, ma si concentra quasi esclusivamente sugli uccelli. Anche in questo caso, il consigliere comunale Svp dovrebbe confrontarsi con il collega di partito e Bezirk Luis Walcher, piuttosto che sui social media. Prendiamo, ad esempio, la legge provinciale numero 14 del 1987, una normativa forse più vicina all’Svp. L’articolo 1 definisce la fauna selvatica come ‘i mammiferi e gli uccelli viventi, stabilmente o temporaneamente, in stato di libertà nel territorio provinciale’, includendo quindi anche le volpi. Il comma 2 dell’articolo 3 della stessa legge provinciale specifica il ‘diritto e dovere di avere cura della selvaggina, di favorirne lo sviluppo, di garantire l’habitat e di impedire ogni disturbo’.

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