Home Comunicato stampa Comportamento animale e feromoni al centro del primo CEVA SYMPOSIUM DOG & CAT WELLBEING.

Comportamento animale e feromoni al centro del primo CEVA SYMPOSIUM DOG & CAT WELLBEING.

15 minuto/i di lettura

 Il primo Ceva Symposium Dog & Cat Well-Being, organizzato da Ceva Salute Animale nei giorni scorsi, ha riunito a Bologna alcuni tra i maggiori esperti di comportamento animale per discutere delle potenzialità dei feromoni e delle terapie integrate nel migliorare il benessere di cani e gatti. Oltre 40 professionisti si sono incontrati in un’occasione unica di confronto su ricerche, esperienze cliniche e innovazioni terapeutiche legate allo stress nella vita dei pet.

Stress nei cani e gatti: le cause note e quelle più sconosciute

Le cause di stress nella vita quotidiana di cani e gatti sono numerose. Tra queste, la visita veterinaria rappresenta ancora uno dei momenti più stressanti nella vita dei pet e rappresenta spesso un ostacolo ad un efficace controllo o intervento veterinario. I dati* mostrano che il 52,9% dei cani mostra segni di disagio non appena si avvicinano alla clinica. Il 60% è riluttante ad entrare in clinica. E il 53% mostra quattro o più comportamenti che indicano che non sono assolutamente tranquilli in sala d’attesa.

E’ stato però evidenziato come in queste situazioni, le fonti di stress non siano solo – come previsto – la figura del medico, il contesto dell’ambulatorio o la sala d’attesa ma sia lo stato emotivo del caregiver. “Se prima o durante la visita il proprietario si mostra ansioso o agitato, il cane o il gatto tenderanno ad assorbire questa tensione, aggravando il loro stato di stress” ha spiegato la dottoressa Chiara PassalacquaMedico Veterinario Esperto in Comportamento Animale e Presidente di S.I.S.C.A. Data l’evidenza clinica di questo contagio emotivo tra caregiver e animale, è stata sottolineata l’importanza del ruolo del proprietario come “porto sicuro” per il pet, capace di offrire una presenza stabile e rassicurante, evitando comportamenti che potrebbero amplificare la tensione dell’animale.

La comunicazione chimica attraverso molecole odorose è il mezzo di comunicazione più antico e diffuso nel regno animale, in particolare nei mammiferi. L’olfatto, ad esempio, gioca un ruolo fondamentale nella relazione madre-figlio, come riscontrato negli esseri umani, nei cani e nei gatti. La dottoressa Annarita VenturaMedico Veterinario Esperto in Comportamento Animale ha spiegato come, secondo uno studio, i gattini separati dalla madre riconoscano il suo odore anche mesi dopo la separazione. La memoria olfattiva e la sincronizzazione tra madre e figlio (ad esempio, le onde cerebrali e la frequenza cardiaca) sono elementi cruciali nella relazione madre-cucciolo.

 

Ne consegue che, in cani e gatti, i messaggi olfattivi come i feromoni possano avere effetti positivi sul benessere, aiutando a ridurre lo stress e l’ansia, soprattutto in ambienti domestici e durante eventi stressanti (ad esempio, le visite veterinarie). Allo stesso modo, tuttavia, per via del loro senso dell’olfatto altamente sviluppato, qualsiasi alterazione o contaminazione degli odori può avere effetti profondi sul loro comportamento. Ad esempio, la percezione che il gatto ha di un individuo può essere modificata dall’odore della terapia medicinale che sta assumendo. Anche l’odore di un ambiente può influire sul comportamento del gatto: “Le persone spesso non sono consapevoli degli odori presenti nelle loro case – come profumatori, sigarette elettroniche, detersivi o profumi cosmetici – che possono creare disagi per gli animali e influenzarne negativamente il comportamento. Noi professionisti del settore dobbiamo essere consapevoli di queste interazioni e cercare di educare i proprietari sui potenziali effetti negativi di alcuni prodotti. Ad esempio, una visita domiciliare potrebbe essere compromessa se, nell’ambiente domestico, sono presenti forti profumi sintetici che interferiscono con la percezione olfattiva del gatto” spiega la dottoressa Ventura.

Feromoni e snack funzionali: alleati per prevenire e combattere lo stress

Nelle situazioni di stress, che si presentino impreviste oppure prevedibili, alcuni strumenti arrivano in soccorso per ristabilire la serenità nel pet. I feromoni, scoperti nel 1959 e studiati nel comportamento dei gatti e poi nei cani con un lavoro pionieristico supportato da Ceva, sono sostanze chimiche rilasciate dagli animali utilizzate da ciascuna specie per la comunicazione tra conspecifici, non solo per attrarre o respingere, ma anche per stabilizzare le emozioni e il comportamento. Nei cani e nei gatti i feromoni possono portare calma e tranquillità, aiutando a ridurre lo stress e l’ansia, soprattutto in ambienti domestici e durante eventi stressanti (ad esempio, visite veterinarie). Nell’ambito di terapie veterinarie l’uso di feromoni sintetici, come il Feliway®, che riproduce i feromoni facciali felini o come Adaptil® che riproduce i feromoni appaganti del cane, è ormai consolidato per intervenenti su disturbi comportamentali causati da stress o cambiamenti nell’ambiente e rappresentano un valido supporto preventivo, ad esempio nell’inserimento del pet a casa o in diverse altre situazioni programmate (come la visita veterinaria). È tuttavia importante applicare questi strumenti terapeutici con consapevolezza.

Non solo feromoni: quando la serenità arriva dallo snack

Gli studi condotti* sull’uso di Adaptil Chew®, lo snack rilassante per cani arricchito con colostro, triptofano e tè verde, dimostrano efficacia nel diminuire i segnali di disagio e ansia, come ansimare e leccarsi il naso, durante la visita veterinaria. “Il 52,9% dei cani mostra segni di disagio non appena si avvicina alla clinica. Il 60% è riluttante ad entrare, e il 53% mostra quattro o più comportamenti che indicano che non sono assolutamente tranquilli in sala d’attesa” ha sottolineato la dottoressa Passalacqua. Lo studio su Adaptil Chew® ha evidenziato un miglioramento significativo nell’approccio al veterinario, mostrando come lo snack – appetibile e leggero – possa facilitare sia l’atto della visita sia il benessere complessivo del cane.

Anche per i gatti si è parlato di una novità golosa e benefica, con Happy Snack by Feliway®, lo snack rilassante per gatti arricchito con alfa-casoazepina, una proteina naturale del latte dalle proprietà calmanti. Uno studio condotto da Ceva* su 146 gatti ha dimostrato che, già dopo 15 giorni di utilizzo, il 74% dei proprietari ha percepito una riduzione dello stress nel proprio gatto, con ulteriori miglioramenti registrati nell’arco di un mese di trattamento. L’efficacia è dimostrata in molteplici situazioni di stress, come il viaggio, un trasloco, l’introduzione di un nuovo animale o un cambiamento all’interno del nucleo familiare. Grazie alla sua elevata palatabilità, inoltre, Happy Snack by Feliway® può trasformare la somministrazione in un momento positivo che rafforza la relazione tra gatto e proprietario, rendendo il trattamento piacevole per entrambi.

Nei mammiferi – inclusi cani e gatti – gli odori non solo trasmettono informazioni, ma influenzano profondamente emozioni e comportamenti: “Alcune molecole naturali, come la lavanda e la melissa, sono state presentate come strumenti capaci di favorire il rilassamento, purché utilizzate con attenzione. Gli oli essenziali possono essere efficaci nel calmare gli animali in situazioni stressanti: aiutano a creare un ambiente più rilassante, sia in ambulatorio sia a casa, in particolare se utilizzati in combinazione con i feromoni” continua la dottoressa Ventura, “ma è fondamentale conoscere le reazioni individuali di ciascun paziente per evitare effetti indesiderati”.

Feromoni e variabilità emotiva

I feromoni agiscono direttamente sulle emozioni degli animali, influenzando il loro “spazio emotivo”. Tuttavia, fattori come la predisposizione individuale, il contesto ambientale e il feedback del caregiver possono influire sui risultati. “Le emozioni non sono reazioni immediate e standardizzate, ma risposte complesse legate all’esperienza e alla soggettività,” ha spiegato la dottoressa Maria Chiara Catalani, Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale e Presidente Senior di S.I.S.C.A. “Non solo l’occhio del caregiver potrebbe essere più o meno allenato a notare i miglioramenti dovuti alla somministrazione di feromoni, ma occorre anche tenere in considerazione la predisposizione del soggetto: è evidente che se il cane o il gatto è spostato verso una tendenza che noi umani definiremmo ottimista, avrà un profilo emozionale che tende ad essere spostato verso la piacevolezza e le emozioni negative in quel soggetto saranno meno impattanti e meno compromettenti rispetto al soggetto che invece è spostato verso l’asse della sgradevolezza e tende a vivere le situazioni di stress con ansia e agitazione”.

Un appuntamento che guarda al futuro

Siamo entusiasti della partecipazione e dei contributi: questa prima edizione del Simposio rappresenta un passo importante per migliorare la conoscenza e la collaborazione tra i professionisti del settore e uno stimolo a continuare a condurre studi e ricerche nel campo dei feromoni per condividere risultati e best practice con veterinari, comportamentalisti e professionisti del settore, in quello che speriamo sarà un nuovo atteso appuntamento annuale” conclude Arianna Balzarotti, Head of Marketing and Technical Manager di Ceva Salute Animale.

Screenshot
Carica altri articoli correlati
Carica più articoli in Comunicato stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vedi anche

AniCura e Save the Dogs insieme nel progetto “Impronte di Quartiere”.

AniCura e Save the Dogs: un dono per gli animali in difficoltà può fare la differenza AniC…