Home Attualità Cremona. Ricorsi al Tar e carte bollate Il canile divide i gruppi animalisti.

Cremona. Ricorsi al Tar e carte bollate Il canile divide i gruppi animalisti.

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Prima i sigilli dei Nas, l’inchiesta, i processi; ora la faida, le polemiche, la battaglia legale tra animalisti. Per il canile di Cremona non c’è pace. Nelle celle frigorifere di via del Casello erano state trovate, nel 2009, carcasse di cani e gatti soppressi senza motivo. Di recente la Cassazione ha confermato le condanne della vicepresidente e delle due volontarie dell’Associazione zoofili cremonesi, che in base a una convenzione con il Comune gestiva da molti anni il rifugio. Il Comune, con l’intenzione di voltare pagina, ha assegnato sino al 31 dicembre 2017 il servizio al canile di Calvatone, nel Cremonese, all’Anpana (Associazione nazionale protezione animali natura ambiente). Per questo affidamento temporaneo sono stati erogati 101.000 euro. Gli Zoofili, dopo aver chiuso con il passato, si sono rivolti al Tar di Brescia, che in un primo momento ha dato loro ragione. A quel punto il Comune ha svolto un supplemento istruttorio a conclusione del quale ha confermato l’incarico ad Anpana che i giudici avevano annullato. Gli Zoofili hanno impugnato nuovamente la decisione per poi rinunciare alla causa. Nel frattempo il Comune ha pubblicato il bando per aggiudicare il servizio, stavolta per due anni.

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