Comunicato stampa Curiosità Gli animali non vanno in letargo solo d’inverno, ma anche d’estate. Di PetNews24 Scritto: 19 Novembre 2024 2 minuto/i di lettura Quando si considera al letargo, spesso immaginiamo animali che sfuggono al freddo invernale rifugiandosi in tane o nascondegli, trascorrendo il tempo a dormire o nutrendosi delle scorte accumulate durante l’estate e l’inizio dell’autunno. In realtà, il letargo è uno stato di ridotta attività metabolica che gli animali possono utilizzare per sopravvivere a condizioni climatiche estreme, indipendentemente dalla stagione. Esistono infatti specie che entrano in letargo anche in piena estate, quando le temperature sono elevate e le risorse scarseggiano. Gli zooologi preferiscono definire questa forma di adattamento estivo , distinguendola dal classico letargo per le sue modalità e la sua durata. L’estivazione, infatti, può interessare non solo gli organismi animali ma anche alcuni vegetali, ed è particolarmente comune nelle regioni desertiche tropicali, dove la mancanza di acqua e cibo può diventare letale se non affrontata in tempo. Questo fenomeno è stato osservato principalmente tra gli invertebrati ei vertebrati meno evoluti, come anfibi e rettili, mentre è assente negli uccelli e rari nei mammiferi. Questi ultimi tendino a preferire attività notturne durante l’estate, piuttosto che entrare in uno stato di letargo prolungato. Gli animali che si ibernano durante l’estivazione sono capaci di tollerare forti escursioni termiche e lunghi periodi di siccità, anche se nessun organismo può sopravvivere a lungo senza idratarsi. Per questo motivo, tendino a risvegliarsi periodicamente per assumere acqua e ristabilire l’omeostasi, ossia l’equilibrio fisiologico, prima di ritornare in uno stato di riposo letargico.