Attualità Curiosità Guida al Bonus Animali Domestici: Beneficiari, Spese Coperte e Specie Escluse. Di PetNews24 Scritto: 14 Ottobre 2024 3 minuto/i di lettura Il bonus animali è stato rinnovato anche per il 2024, come previsto dalla recente legge di Bilancio. Questo contributo economico, destinato a sostenere i proprietari di animali domestici, può essere impiegato per coprire diverse tipologie di spese, a condizione che vengano rispettati specifici requisiti. La misura, mirata a sostenere i contribuenti nella cura degli animali da compagnia, è stata finanziata dal governo Meloni con un fondo complessivo di 750mila euro per il triennio 2024-2026, pari a 250mila euro all’anno. L’obiettivo dell’esecutivo è offrire supporto economico ai cittadini in particolari condizioni, agevolando l’accesso alle cure per gli animali domestici e, al contempo, contrastare il fenomeno del randagismo e dell’abbandono. In cosa consiste il bonus e quali spese copre? Grazie a questo contributo, i proprietari di animali domestici potranno ridurre i costi per visite veterinarie, vaccinazioni, sterilizzazioni e interventi chirurgici. È prevista anche la possibilità di acquistare farmaci, a patto che la spesa sia pari ad almeno 129,11 euro, con un limite massimo di 550 euro annui, indipendentemente dal numero di animali posseduti dal contribuente. Per accedere al contributo è necessario soddisfare una serie di requisiti specifici, poiché la misura è pensata principalmente per sostenere anziani in difficoltà economiche. I requisiti richiesti sono i seguenti: Residenza in Italia; Età minima di 65 anni; ISEE annuo inferiore a 16; Registrazione dell’animale domestico presso l’Anagrafe degli Animali d’Affezione; Rendicontazione delle spese sostenute tramite ricevute o fatture e pagamento con metodi tracciabili. Sebbene si stia già discutendo di un possibile ampliamento delle specie animali coperte dal contributo, attualmente sono inclusi solo gli animali domestici più comuni, come cani, gatti, criceti, furetti e piccoli roditori. Per quanto riguarda rettili, anfibi e invertebrati, la normativa è ancora incerta, e si attende un aggiornamento per capire se verranno inclusi.