
Dalla macchina fotografica e dal taccuino non si separa mai. Perché gli occhi non bastano per tenere a mente le trappole lasciate dai bracconieri e le orme delle tigri selvatiche. Ma questo è il suo lavoro di ranger, unica donna in un gruppo di oltre cento ranger a Kui Buri, uno dei parchi nazionali tra le aree protette della Thailandia.