Home Comunicato stampa LNDC. Trento; caso orsa F36: accolta l’opposizone; due persone a processo.

LNDC. Trento; caso orsa F36: accolta l’opposizone; due persone a processo.

3 minuto/i di lettura

Caso orsa F36: accolta l’opposizione di LNDC Animal Protection,  due persone andranno a processo

Una prima, importante vittoria nella lunga battaglia per ottenere giustizia per l’orsa F36. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trento ha accolto l’opposizione all’archiviazione presentata da LNDC Animal Protection e ha disposto l’imputazione di due persone sospettate di aver ucciso l’animale. Piera Rosati – Presidente LNDC: “F36 non doveva morire. Confidiamo che il processo porti alla luce le responsabilità dei suoi assassini”

LNDC Animal Protection, tramite il proprio legale Avv. Michele Pezone, aveva presentato opposizione alla richiesta di archiviazione della Procura di Trento, evidenziando come vi fossero elementi investigativi ancora da approfondire, tra cui frammenti metallici compatibili con proiettili da arma a canna rigata rinvenuti nel corpo dell’orsa. L’associazione ha sempre ritenuto che vi fossero margini per procedere, anche in assenza dei bossoli.

Il Giudice per le Indagini Preliminari di Trento ha accolto l’opposizione presentata da LNDC Animal Protection contro l’archiviazione del caso relativo all’uccisione dell’orsa F36. Due persone andranno a processo con l’accusa di aver partecipato all’abbattimento illegale dell’animale.

L’associazione, che aveva ottenuto da parte del Consiglio di Stato la sospensione dell’ordinanza di abbattimento emessa dalla Provincia Autonoma di Trento, seguirà attivamente il procedimento con l’obiettivo di ottenere giustizia per l’orsa e riaffermare la tutela della fauna selvatica.

F36 non doveva morire. Era stata condannata a morte da una politica miope e accanita nei confronti degli orsi, ma il Consiglio di Stato ci aveva dato ragione sospendendo l’ordinanza di Fugatti. Nonostante ciò, qualcuno ha deciso di farsi giustizia da sé, con la complicità di un clima d’odio fomentato dalle istituzioni locali”, dichiara Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Ora confidiamo che il processo possa finalmente riconoscere le responsabilità di questa drammatica vicenda e restituire dignità a F36, anche in memoria di tutti gli animali selvatici uccisi ingiustamente.”

LNDC Animal Protection continuerà a monitorare passo dopo passo il procedimento e ad agire affinché la tutela della fauna non sia piegata agli interessi politici o economici.

Carica altri articoli correlati
Carica più articoli in Comunicato stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vedi anche

LNDC. DDL 1552 caccia selvaggia, audizioni sbilanciate in Senato. Le sigle protestano.

DDL 1552 CACCIA SELVAGGIA AUDIZIONI SBILANCIATE IN SENATO, LE SIGLE PROTESTANO: VOCI PER A…