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Nel 2023, l’Enpa ha recuperato ogni giorno in Italia 384 animali abbandonati.

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Fenomeno dell’abbandono degli animali in Italia: un quadro allarmante

Con l’inizio delle ferie estive, si ripresenta il drammatico fenomeno degli animali da compagnia abbandonati. Il 27 giugno, in occasione della “Giornata Internazionale del Cane Randagio”, è emersa l’allerta sulla situazione degli animali senza casa. Il report “State of Pet Homelessness”, il più ampio studio mai realizzato sul fenomeno degli animali senza dimora, rivela che il 35% degli animali domestici a livello globale vive per strada o in rifugi. Redatto da un team di esperti internazionali con la collaborazione di Mars, il report indica che il 15% dei proprietari di animali domestici nel mondo sta considerando di abbandonare i propri animali nei prossimi 12 mesi.

Le cause di questo fenomeno sono molteplici: problemi di salute dei proprietari, restrizioni abitative e mancanza di tempo, oltre a comportamenti problematici degli animali, allergie e costi elevati. “In media, per ogni due cani o gatti che vivono in una casa, ce n’è uno che non ha la stessa fortuna. Questo non è il mondo che desideriamo per gli animali domestici,” ha dichiarato Yesim Ucelli, amministratrice delegata di Mars Italia e general manager della regione Mars Sud Europa.

In Italia, la situazione è altrettanto preoccupante. Secondo l’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali), ogni anno vengono abbandonati circa 80.000 gatti e 50.000 cani. Nel 2023, l’Enpa ha recuperato quotidianamente 384 animali abbandonati. Le cause principali dell’abbandono in Italia includono problemi economici, cambiamenti nelle condizioni di vita e la mancanza di consapevolezza sull’impegno a lungo termine necessario per prendersi cura di un animale. Inoltre, quasi la metà delle persone intervistate da Mars ha dichiarato di aver perso un animale domestico in passato, e il 60% di questi non è mai stato ritrovato.

Il problema è sotto l’attenzione sia delle istituzioni che delle organizzazioni. Tra le soluzioni proposte ci sono campagne di sensibilizzazione sull’importanza della sterilizzazione, dell’adozione responsabile e dei diritti degli animali, sebbene queste misure sembrino non essere sufficienti. La sterilizzazione obbligatoria degli animali domestici è una delle proposte più discusse, poiché potrebbe aiutare a controllare la popolazione animale e prevenire cucciolate indesiderate. Attualmente, solo il 50% dei cani e il 60% dei gatti sono sterilizzati, contribuendo così all’aumento degli animali randagi.

Inoltre, si stanno considerando incentivi per l’adozione, come detrazioni fiscali per le spese veterinarie o sconti sui servizi di cura degli animali, e la registrazione obbligatoria e microchippatura degli animali domestici per facilitare il ritrovamento degli animali smarriti e responsabilizzare i proprietari.

A livello privato, si stanno creando aree pet-friendly nelle città e nei luoghi di lavoro per rendere più facile la vita ai proprietari di animali. Programmi di assistenza per le famiglie in difficoltà economica, che includono aiuti per spese veterinarie e cibo per animali, possono contribuire a prevenire l’abbandono.

Affrontare il problema dell’abbandono degli animali domestici richiede un approccio integrato e un impegno congiunto tra istituzioni, organizzazioni e cittadini. Solo attraverso misure coordinate sarà possibile ridurre significativamente il numero di animali abbandonati e migliorare il loro benessere. Nonostante la crescita del mercato degli animali domestici in Italia, con oltre 60 milioni di animali venduti nel 2023 secondo Assalco, è fondamentale che si promuova la responsabilizzazione dei proprietari e un controllo più severo da parte delle istituzioni per evitare un aumento degli abbandoni.

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