Cronaca Neonata uccisa da un pitbull: il padre era positivo all’hashish. Di PetNews24 Scritto: 18 Febbraio 2025 5 minuto/i di lettura Il caso della piccola Giulia, morta ad Acerra, presenta ancora molti lati oscuri. Il padre, indagato per omicidio colposo, ha dichiarato che la figlia sarebbe stata aggredita dal loro cane, un pitbull di 25 kg di nome Tyson. Tuttavia, gli esami del DNA non hanno trovato traccia della bambina nella bocca dell’animale; sul pelo di Laika, l’altro cane della famiglia, sono state trovate tracce di sangue, ma gli inquirenti ritengono che si tratti di “imbrattamento”, ovvero che il cane si sia sporcato accidentalmente strisciando sul corpo della bambina. Le indagini sono ancora in corso e gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’accaduto. Il padre della piccola Giulia, trovata morta nella sua casa di Acerra, è risultato positivo all’hashish. L’uomo è indagato per omicidio colposo e la procura sta proseguendo con gli accertamenti per chiarire la dinamica della tragedia. Gli inquirenti hanno acquisito le immagini delle telecamere del rione Ice Snei di Acerra, dove si trova l’abitazione della famiglia, per stabilire se l’uomo si sia allontanato da casa, anche per poco, mentre era da solo con la figlia. La madre della bambina ha invece confermato di essere al lavoro in una pizzeria al momento della morte della figlia. Il padre della piccola Giulia, di soli 9 mesi, ha raccontato agli inquirenti di non essersi accorto di nulla perché stava dormendo, come la figlia, in attesa del rientro della moglie dal lavoro. L’uomo ha dichiarato di non aver sentito né il cane abbaiare, né le urla della bambina mentre veniva aggredita al volto e alla testa dal pitbull di famiglia. Tuttavia, le sue dichiarazioni presentano delle incongruenze. Inizialmente, il padre aveva raccontato ai sanitari dell’ospedale di un’aggressione da parte di un cane randagio. Successivamente, di fronte agli inquirenti, ha ammesso che la responsabile dell’aggressione fosse il loro pitbull, un cane di 25 kg. Il pitbull, inoltre, è risultato essere privo di microchip, mentre l’altro cane della famiglia, un meticcio di piccola taglia, era regolarmente registrato. La madre della bambina, che al momento dell’aggressione si trovava al lavoro in una pizzeria, ha riferito che il pitbull non aveva mai mostrato segni di aggressività nei confronti della figlia, né di altre persone. I vicini della famiglia della piccola Giulia, morta ad Acerra, hanno dichiarato di aver assistito ad un’aggressione da parte del pitbull di famiglia ai danni di un altro cane la scorsa estate. Tuttavia, al momento non risulta alcuna denuncia alle autorità. I due cani della famiglia sono stati presi in custodia e saranno sottoposti a degli esami per verificare la presenza di eventuali tracce organiche della bambina. La comunità di Acerra è sotto shock per la tragica morte della piccola Giulia. I genitori sono molto conosciuti e benvoluti da tutti e la loro perdita ha suscitato profondo dolore e tristezza.