Home Comunicato stampa Paura e stress nei cani e gatti: cause, comportamenti e rimedi nel sondaggio di Feliway e Adaptil.

Paura e stress nei cani e gatti: cause, comportamenti e rimedi nel sondaggio di Feliway e Adaptil.

10 minuto/i di lettura

Improvvisi momenti di paura, intenso stress per motivi inattesi, agitazione… attimi o giorni di disagio che, come le persone – avvertono gli esperti – provano anche cani e gatti. Anche gli amici a 4 zampe infatti soffrono di stress transitorio, non patologico, spesso collegato a situazioni specifiche e a volte prevedibili dalla famiglia umana. Quali sono le cause più frequenti e come si manifestano? E come si tenta di dare sollievo agli amici pelosiFeliway Adaptil, i brand per la serenità di gatti e cani, lo hanno chiesto ai fan delle rispettive community online con un sondaggio online sui propri canali social, oltre 1 milione di persone, per mettere a fuoco le più comuni cause di disagio passeggero e come lo si affronta.

Se i rumori forti, come botti o temporali, sono la maggiore causa di stress nei cani (42,8% delle risposte contro il 35% dei gatti), è invece la visita veterinaria la fonte di agitazione che, stando al sondaggio, affligge la maggior parte dei gatti (53,5% contro il 28,5% dei cani).

Amanti della routine domestica e dei propri spazi, Micio e Fido non apprezzano la presenza di ospiti, feste o persone estranee che turbano la tranquillità di casa: è una causa di disagio in particolare per i gatti (42,5%) che disturba però anche i cani (31%).

Allo stesso modo, gli amici pet preferiscono la vita domestica con le sue abitudini e non hanno lo stesso concetto umano di “vacanza”: i viaggi e gli spostamenti sono fonte di stress per il 25% dei gatti così come le gite fuori porta per il 21% dei cani.

“Le situazioni che mettono più a disagio il cane e il gatto fanno parte della vita quotidiana: rumori, visita veterinaria, ospiti e viaggi sono eventi molto frequenti. Per migliorare la qualità di vita dei nostri conviventi è necessario anticipare quando possibile la circostanza scatenante programmando un piano d’azione efficace” osserva Sabrina Giussani, Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale e Past President di S.I.S.C.A. (Società Italiana Scienze del Comportamento Animale).

In queste situazioni, cani e gatti comunicano con il corpo e vocalizzi la paura e il disagio: è importante riconoscere questo stato di malessere per supportarli adeguatamente. Il pianto, l’ululato e l’abbaio sono i segnali più comuni di disagio (47,1%) nei cani, così come ansimare, camminare avanti e indietro in modo agitato o anche la perdita di appetito (45,7% dei rispondenti). Ci sono cani che reagiscono allo stress mostrando aggressività (il 27%) e, in misura minore, chi si nasconde (14,3%). È proprio il nascondersi, invece, la reazione più comune allo stress e alla paura nei gatti (70,4%), c’è poi chi fa pipì fuori dalla cassetta (25,3%), chi si mostra aggressivo (20,7%), chi graffia di più gli oggetti di casa e smette di mangiare (entrambi i comportamenti riportati dal 9,4% dei proprietari).

In alcuni casi, lo stato di stress determina anche un cambiamento nella relazione con la famiglia umana, lo dichiara il 61,4% di chi vive con un cane e il 35,6% di chi vive con un gatto. Il cane segue passo passo il proprietario o vuole stare in braccio (rispettivamente 64,1% e 18% di chi riscontra un cambiamento nella relazione), non gioca oppure chiede sempre di giocare (25%), si isola (25,6%). Reazione diversa nei gatti, che cambiano atteggiamento sul fronte delle coccole: il 44% non cerca più il contatto e il 20% lo cerca in eccesso, mentre il 45,6% abbandona il gioco e il 30,4% non dorme più con il proprietario. “Lo stress cambia lo stato d’animo del cane e del gatto e, di conseguenza, si modifica la relazione con il referente umano. Il cane diventa assillante nelle richieste di aiuto e fatica a trovare conforto mentre il gatto si isola lontano dalla famiglia. È necessario comprendere i segnali comunicativi dell’animale per riconoscere il disagio” nota la dottoressa Giussani.

Spesso i cani sottoposti a forte stress non rispondono più alle coccole e ai tentativi di distrazione da parte del padrone, mentre i gatti si dimostrano molto schivi. I feromoni si rivelano molto utili anche nell’evitare che ciò accada.

Coccole e parole sono il modo più comune adottato dalle persone per sollevare lo stato d’animo nei gatti (83,8%) e nei cani (71,6%). Una passeggiata è anche il rimedio proposto dal 19% di chi vive con un cane, mentre chi si trova a consolare il gatto punta sull’invito a giocare insieme (27,9%), sui premi in cibo (26%) e sui feromoni felini (19,9%). “I feromoni sono un alleato prezioso perché possono essere utilizzati per contenere il disagio del cane e del gatto quando la situazione di stress è prevedibile, come una cena con amici, un viaggio o la visita dal veterinario. Inoltre, i feromoni supportano i nostri pet anche quando il loro stato d’animo è alterato in modo più importante” commenta la dottoressa Giussani.

Quanto impiegano i pet a ristabilire uno stato di normalità una volta che l’evento è cessato?

Da quanto emerge, risulta che – mentre la maggior parte dei gatti torna ad uno stato di normalità in pochi minuti o un’ora – un consistente 38,79% impiega mezza giornata o più giorni a ristabilirsi (38,79%). Nel caso dei cani, il recupero in tempi prolungati, mezza giornata o più, riguarda il 15% dei rispondenti.

Per le situazioni di disagio occasionale, in particolare, sono disponibili diffusori di feromoni felini – che inviano ai gatti un messaggio naturale di serenità riproducendo quelli rilasciati in natura dai gatti stessi – di durata settimanale. Si tratta di Feliway Help!, un alleato prezioso in vista di un viaggio come in ogni situazione di turbolenza passeggera.

Per il cane, un rimedio rapido (e gustoso) sono i bocconcini di Adaptil Chew, snack graditi e apprezzati come un vero premio, che rilassano velocemente il cane spaventato senza indurre sonnolenza o creare dipendenza grazie alla formulazione a base di ingredienti del tutto naturali e poco calorici. Adaptil Chew può essere somministrato al cane circa mezz’ora prima di una situazione di tensione, quando già prevista, per la massima efficacia oppure in ogni momento di necessità.

Carica altri articoli correlati
Carica più articoli in Comunicato stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vedi anche

Ceva Salute Animale investe in un nuovo impianto di produzione di vaccini di 7.000.

Ceva Salute Animale investe in un nuovo impianto di produzione di vaccini di 7.000 m² per …