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Pipì dei cani, adesso bisogna pulirla con una bottiglietta d’acqua.

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A mali estremi, estremi rimedi. Sempre più disperati di fronte alle proteste di famiglie, mamme, e cittadini circondati dai bisognini dei cani di padroni maleducati, i sindaci stanno affilando le poche armi a loro disposizione per fermare un fenomeno di inciviltà ormai dilagante. A Chivasso, in provincia di Torino, è stato stabilito, proprio come segnale per l’inciviltà dei proprietari dei cani, di obbligarli a portare dietro, quando sono in strada con il loro animale domestico, anche una bottiglietta d’acqua. Per pulire le tracce di pipì lasciate sul suolo urbano. E a Carmagnola, sempre in Piemonte, l’amministrazione comunale ha stabilito di rendere obbligatorio l’esame del dna di tutti i cani della zona. L’accertamento genetico è affidato agli esperti dell’Istituto Zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Val d’Aosta; il costo dell’operazione è a carico dell’azienda locale per lo smaltimento dei rifiuti, la Derichebourg; il risultato finale sarà un censimento genetico di ogni cane. A quel punto, una cacca nel posto sbagliato sarà esaminata, in modo da risalire, grazie al dna archiviato, al proprietario del cane, che sarà così pesantemente multato.

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