Home Cronaca Sicilia: sequestrati cinque rettili pericolosi e mortali per l’uomo in un centro di recupero animali.

Sicilia: sequestrati cinque rettili pericolosi e mortali per l’uomo in un centro di recupero animali.

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Tre serpenti a sonagli, una vipera mauritanica e una tartaruga azzannatrice sono stati trasferiti in una struttura idonea in provincia di Benevento dopo essere stati trovati senza le necessarie autorizzazioni e in condizioni pericolose per la salute pubblica in un centro del Catanese. Questi animali, prelevati da Belpasso (Catania), sono stati trasferiti a Benevento dal personale specializzato dei carabinieri con l’assistenza di un veterinario esperto e trasportati con un mezzo speciale delle autorità. I rettili, pericolosi per l’uomo a causa del loro veleno letale, erano stati affidati dalla prefettura di Catania a un responsabile dell’associazione che gestiva il Centro di Recupero di Fauna Selvatica di Belpasso, chiuso ormai da anni. Pertanto, la detenzione di questi animali, anche in seguito a recenti modifiche normative, non era più legittima. La prefettura di Catania, a seguito delle verifiche del Nucleo Carabinieri Cites, ha revocato l’autorizzazione alla detenzione poiché la struttura non rispettava più i criteri di sicurezza.

La tartaruga azzannatrice, sequestrata in provincia di Messina, era detenuta in violazione della normativa sugli animali pericolosi. Il suo morso può esercitare una pressione sufficiente a frantumare le ossa umane, rappresentando quindi un serio pericolo per la sicurezza. Il veleno del serpente a sonagli, uno tra i più aggressivi del Nord America, contiene neurotossine che causano paralisi progressiva, fino alla morte. Quanto alla vipera mauritanica, se infastidita diventa pericolosa per l’uomo, poiché il suo veleno ha un’azione emotossica ed emolitica che può essere letale. Pertanto, il trasferimento di questi animali è stato ritenuto necessario per garantire la loro detenzione in una struttura idonea, che tenesse conto delle particolari esigenze etologiche di questi esemplari e della sicurezza pubblica. Secondo il decreto legislativo 135 del 2022, chi detiene e commercia questi animali senza autorizzazione rischia l’arresto fino a sei mesi o un’ammenda da 20mila a 150mila euro.

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