Home Comunicato stampa Studio N26_Spesa per animali domestici: Gen Z italiana top spender tra i giovani europei.

Studio N26_Spesa per animali domestici: Gen Z italiana top spender tra i giovani europei.

10 minuto/i di lettura

I risultati dell’analisi della banca online sulle preferenze di spesa in Italia e nei principali Paesi Europei

La distanza tra generazioni è da sempre oggetto di interesse,  ma quali sono queste differenze se prendiamo in considerazione le abitudini di spesa* di Baby Boomers, Gen X, Millennials e Gen Z?

Lo studio “Abitudini di spesa in Europa: confronto tra generazioni” della banca online N26 offre una risposta mettendo a confronto le diverse generazioni in Europa sulle abitudini di spesa nel 2023 Analizzando i dati di oltre 9.000 clienti in Austria, Germania, Spagna, Francia e Italia, infatti, lo studio rileva come diverse generazioni in diversi Paesi europei gestiscono le proprie finanze. Dalle spese per la formazione agli acquisti discrezionali, dai viaggi agli animali domestici, emergono trend distinti tra le varie fasce d’età.

Amore per gli animali: la Generazione Z italiana in testa nella spesa media locale, ma in Europa i più attenti agli amici a quattro zampe sono i francesi

Gli italiani mostrano un profondo affetto per gli animali domestici, con la Generazione Z che destina il 14,18% della propria spesa totale ai loro amici a quattro zampe, il valore più alto a livello europeo per questa fascia di età. I Millennials seguono con il 13,65%, mentre i Baby Boomers e la Gen X spendono rispettivamente il 13,35% e il 12,45%. Questo entusiasmo trasversale sottolinea l’importanza degli animali domestici nella vita quotidiana degli italiani. Inoltre, i francesi dimostrano un amore ancora più profondo per i propri animali domestici in tutte le altre fasce d’età. I Baby Boomers, la Gen X e i Millennials francesi dedicano rispettivamente il 15,75%, il 14,6% e il 15,47% della loro spesa totale ai loro amici a quattro zampe, cifre che superano quelle di tutte le altre nazioni europee.

Italia in testa per la spesa alimentare in tutte le fasce d’età: i Baby Boomers guidano il settore

In tutti i Paesi analizzati si osserva un aumento della spesa media per il cibo proporzionale all’aumentare dell’età. L’Italia emerge come leader nella spesa alimentare attraverso tutte le generazioni: i Baby Boomers spendono il 6,51% della spesa media totale in questa categoria, seguiti dalla Generazione X con il 6,20%, dai Millennials con il 5,38%, e infine dalla Generazione Z con il 4,34%. A livello europeo, la Spagna registra la spesa media più contenuta in questa categoria attraverso la maggior parte delle generazioni, anche se tra i Baby Boomers sono gli austriaci a spendere di meno in questa categoria (5,1%).

La Generazione Z italiana destina il 23,50% della propria spesa media totale alla formazione, seconda solo alla Spagna in Europa

In Italia la Generazione Z risulta essere la più attenta ai temi della formazione continua, dedicandovi il 23,50% della propria spesa totale. Questo dato supera quello della generazione Millennials (20,57%),mentre Baby Boomers (15,66%) e Gen X (19,37%) si posizionano più distanti. Tale tendenza riflette l’impegno crescente delle nuove generazioni verso l’auto-miglioramento e l’acquisizione di nuove competenze, una tendenza che si registra anche negli altri Paesi considerati dall’analisi.

A livello europeo, infatti, solo i giovani spagnoli superano gli italiani in termini di spesa per la formazione. La Gen Z spagnola investe un considerevole 32,63% in questo ambito, seguiti quasi a pari merito con gli italiani, dai giovani francesi (23,48%), tedeschi (22,45%) e austriaci (23,45%).

Shopping e giovani: la Generazione Z registra la spesa media più alta tra generazioni per gli acquisti discrezionali in Italia

Anche nel settore dello shopping, le generazioni più giovani in Italia sono le più attive. La Generazione Z destina il 13,38% della propria spesa media totale a questa categoria, seguita dai Millennials con l’11,98%. Le generazioni più anziane, Baby Boomers e Gen X, spendono rispettivamente l’11,09% e l’11,34%. Dall’analisi emerge un crescente interesse verso la moda e gli acquisti non essenziali tra le generazioni più giovani.

Tendenza confermata anche a livello europeo, dove la Gen Z austriaca primeggia con il 16,75% di spesa in questo settore, mentre in Spagna si registra il dato più contenuto per questa fascia d’età (12,75%).

I Baby Boomers spendono più di tutti per i viaggi, Italiani al 3° posto in Europa

Per quanto riguarda i viaggi, i Baby Boomers guidano la spesa in Italia con il 30,50%, seguiti dalla Gen X con il 29,64% e dai Millennials con il 27,85%. La Generazione Z, invece, destina solo il 24,81% della propria spesa media totale ai viaggi, riflettendo possibili vincoli economici e stili di vita differenti.

Anche in Europa, la spesa per i viaggi cresce all’aumentare dell’età, con l’Austria che registra la spesa più elevata per i viaggi tra i Baby Boomers (34,38%), e la Francia che mostra la spesa inferiore in questa categoria (27,2%). In generale, quella dei viaggi è la categoria in cui si spende di più in Italia e in Europa, in tutte le generazioni, ad eccezione della Generazione Z francese che spende più in formazione (23,5%) che in viaggi (21,9%).

Percentuale media del budget dedicato a ciascuna categoria di spesa nel 2023

Fonte: https://n26.com/it-it/abitudini-di-spesa-in-europa

Metodologia

Lo studio è stato condotto su un gruppo di oltre 9.000 clienti provenienti da cinque Paesi – Austria, Germania, Spagna, Francia e Italia. I dati di spesa analizzati coprono il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 nelle seguenti categorie: Formazione, Cibo, Settore abitativo, Tempo libero, Animali da compagnia, Shopping, Trasporti, Viaggio.

I clienti sono stati suddivisi per età in quattro gruppi generazionali:

  • Baby Boomers: + 60 anni

  • Generazione X (o Gen X):  età compresa tra i 45 e i 59 anni

  • Millennials: età compresa  tra i 30 e i 44 anni

  • Generazione Z (o Gen Z): età compresa tra i 18 e i 29 anni

Per “spesa” si intendono i trasferimenti di denaro dal conto bancario principale, classificati in base al tipo di fornitore. Per questa analisi, è stato analizzato il volume mensile di spesa nelle categorie elencate in precedenza per trarre conclusioni sul comportamento di spesa. I dati riportati sia nel testo che in tabella mostrano la somma degli euro medi pagati in ciascuna transazione e in ciascuna categoria come percentuale della media totale degli euro pagati (denaro speso) per quella generazione (= la percentuale del budget di ciascuna generazione destinato a ciascuna categoria).

Carica altri articoli correlati
Carica più articoli in Comunicato stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Vedi anche

APNEC. Nuovo convegno Nazionale sul maltrattamento generico.

L’ Apnec (Associazione Professionale Nazionale Educatori Cinofili) torna a puntare l’atten…