Ambiente Cronaca Mondo Il coronavirus e il commercio di animali selvatici in Asia. Di PetNews24 Scritto: 25 Febbraio 2020 1 minuto/i di lettura LANGOWAN, NORTH SULAWESI - AUGUST 09: Women sell roasted rats at Langowan traditional market on August 9, 2014 in Langowan, North Sulawesi. The Langowan traditional market is famous for selling a variety of extreme food such as dogs, bats, rats, wild boar, and snakes. (Photo by Putu Sayoga/Getty Images) Il coronavirus (SARS-CoV-2), così come il virus della SARS, quello della MERS, gli ebolavirus e l’HIV, prima di contagiare gli umani era diffuso tra diverse specie di animali selvatici. Nel caso di SARS-CoV-2 non sappiamo ancora con certezza da quale specie sia avvenuto il cosiddetto spillover, cioè il passaggio alle persone, ma si sospetta che c’entrino i pangolini. Si ritiene con una certa sicurezza però che il contagio sia partito da un mercato dove si vende carne di animali selvatici, a Wuhan: per questo, come era già successo ai tempi dell’epidemia di SARS e quella di MERS, chi si occupa di difesa degli ambienti naturali dice che bisognerebbe vietare il commercio di animali selvatici in Asia, dove queste epidemie hanno avuto origine. leggi tutto