Home Associazioni In Italia arriva l’Euro Tour 2024 “For the Animals”. Una mostra sulle condizioni di vita e di morte degli animali allevati.

In Italia arriva l’Euro Tour 2024 “For the Animals”. Una mostra sulle condizioni di vita e di morte degli animali allevati.

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Un camion, 6 schermi, 15 paesi e 16 organizzazioni: dopo 14 tappe in tutta Europa, il tour di Project 1882, organizzazione svedese per la tutela dei diritti degli animali, approda finalmente in Italia grazie alla collaborazione con LAV. Attraverso foto, video e testimonianze uniche, il tour vuole svelare le reali condizioni di vita dei miliardi di animali rinchiusi negli allevamenti europei, compresi quelli italiani. Intitolato “Euro Tour 2024 – For the Animals”, l’evento punta a coinvolgere il pubblico in un’esperienza intensa e partecipativa, aiutando sia i cittadini che i decisori politici a prendere decisioni più consapevoli.

La prima tappa italiana è a Bologna, seguita da Torino. Entrambe le città si trovano nella Pianura Padana, area con la più alta densità di allevamenti in Italia, dove l’impatto sull’ambiente, in particolare sulla qualità dell’aria, è significativo a causa dell’ammoniaca prodotta dai liquami degli allevamenti. Da queste due città simbolo si discuterà delle conseguenze di un sistema produttivo che si fonda sullo sfruttamento e sulla sofferenza di milioni di animali, evidenziando anche i danni ambientali e territoriali che queste “fabbriche di animali” comportano.

Sarà inoltre un’opportunità per raccontare le esperienze di vari comitati cittadini del nord Italia, che si sono opposti all’apertura o all’espansione di questi impianti, inviando un messaggio chiaro alle istituzioni e alle amministrazioni locali: è arrivato il momento di cambiare rotta.

Un chiaro esempio del fallimento di questo sistema è la gestione della Peste suina africana, che sta attualmente devastando gli allevamenti di maiali nel nord Italia a causa della grave mancanza di applicazione delle misure di biosicurezza da parte degli operatori. Queste misure sono fondamentali, viste le condizioni in cui gli animali vengono confinati in questi impianti. La risposta delle istituzioni è stata duplice: abbattere brutalmente i maiali (oltre 60 mila solo in questa ondata) e indennizzare gli allevatori. Queste soluzioni sono inaccettabili e insostenibili. I fondi destinati a sostenere un sistema inefficiente dovrebbero invece essere impiegati per convertire gli allevamenti verso attività produttive più sostenibili, con enormi vantaggi per la collettività.

Anche a livello europeo la questione è cruciale. Dopo le elezioni europee del giugno 2024, nei prossimi mesi si intensificheranno i dibattiti sulle necessarie riforme della legislazione dell’UE in materia di tutela degli animali da allevamento. Il pacchetto normativo include regolamenti sul trasporto di animali vivi, sulla macellazione, e direttive che fissano standard di protezione per varie specie. Attualmente, solo quattro specie sono coperte da normative specifiche, mentre le altre rientrano in una normativa generale che spesso viene interpretata in modo arbitrario, in mancanza di controlli adeguati. L’urgenza di questa riforma nasce dal fatto che queste leggi sono ormai obsolete e superate dalle più recenti conoscenze scientifiche, nonché dal cambiamento della sensibilità sociale, che richiede un approccio diverso nei confronti degli animali, compresi quelli allevati per fini alimentari.

La tutela degli animali da allevamento è una questione che riguarda tutti noi da vicino e deve occupare un posto centrale nell’agenda dell’UE. Legata all’Euro Tour, vi è anche una petizione che chiede all’Europa di mantenere le promesse fatte e di porre fine alla sofferenza degli animali allevati. Si chiede l’introduzione di regole più severe e il supporto, tramite incentivi e normative, per una transizione verso produzioni e consumi a base vegetale, senza sofferenza animale, con ricadute positive anche su ambiente, clima e salute.

Tra i nuovi eurodeputati, 105 (di cui 15 italiani) hanno sottoscritto il manifesto “Vote for Animals”, che prevede cinque punti programmatici su dieci focalizzati su una maggiore tutela degli animali allevati e sul sostegno alla transizione alimentare. Le tappe italiane dell’Euro Tour ricordano ai nostri rappresentanti in Europa l’urgenza di intervenire con decisione, considerando che le istituzioni europee hanno anche un dovere democratico verso i cittadini. Attraverso le Iniziative dei Cittadini Europei (ICE), milioni di persone hanno espresso chiaramente il loro desiderio di porre fine alle gabbie e all’uso delle pellicce, con oltre 1,4 milioni e 1,5 milioni di firme raccolte e convalidate rispettivamente.

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