Home Attualità Caloriferi e inquinamento domestico: quali sono i rischi per gli animali da compagnia?

Caloriferi e inquinamento domestico: quali sono i rischi per gli animali da compagnia?

5 minuto/i di lettura

Con l’arrivo della stagione fredda, molte famiglie si preparano ad accendere i riscaldamenti nelle loro abitazioni. Questa pratica, utile per mantenere gli ambienti caldi, comporta un rischio spesso sottovalutato: l’incremento dell’inquinamento atmosferico interno. I sistemi di riscaldamento possono infatti contribuire alla diffusione di particelle inquinanti nell’aria domestica, lasciando a pentimento la salute dei nostri animali da compagnia. Questo fenomeno è particolarmente allarmante nelle aree urbane, dove l’inquinamento esterno si combina con quello interno, creando un ambiente malsano per i nostri amici a quattro zampe.

Come per gli esseri umani, anche l’inquinamento atmosferico può avere gravi ripercussioni sulla salute degli animali domestici. Cani, gatti e altri animali sono esposti quotidianamente a sottili polveri (PM10 e PM2.5), composti organici volatili (VOC), ossidi di azoto e altri inquinanti che possono derivare dai sistemi di riscaldamento, dai prodotti chimici utilizzati in casa e dall’ inquinamento esterno che entra attraverso le finestre. Queste sostanze possono accumularsi negli ambienti domestici, dove i nostri animali trascorrono la maggior parte del loro tempo, portando problemi respiratori, allergie, irritazioni oculari e persino malattie croniche.

Gli animali domestici, in particolare quelli di taglia più piccola o con un sistema respiratorio più delicato (come i cani di razza brachicefala oi gatti con patologie respiratorie), possono subire in modo significativo l’esposizione a tali sostanze.

Inoltre, cani e gatti sono molto più vulnerabili agli agenti inquinanti rispetto a noi, poiché trascorrono gran parte del loro tempo vicino al pavimento, dove si accumulano le particelle più pesanti. Inoltre, hanno l’abitudine di leccarsi il pelo, il che porta all’ingestione indiretta delle sostanze tossiche presenti nell’ambiente.

Accendendo i caloriferi, possiamo infatti sollevare le sottili polveri già presenti in casa. Inoltre, l’aria secca generata dal riscaldamento può irritare le vie respiratorie dei nostri animali, aggravando le condizioni di quelli che soffrono già di patologie preesistenti, come l’asma felina o la bronchite cronica nei cani.

Un altro rischio deriva dall’uso di caminetti o stufe a legna, che possono rilasciare fumi e particelle nocive nell’ambiente domestico, aumentando così la concentrazione di inquinanti.

Esistono diverse precauzioni che possiamo adottare per ridurre l’esposizione degli animali domestici agli inquinanti durante i mesi invernali. In primo luogo, è fondamentale ventilare regolarmente gli ambienti, anche nei giorni più freddi, per garantire un efficace ricambio d’aria e limitare l’accumulo di sostanze nocive.

Un’altra misura utile è l’installazione di purificatori d’aria con filtri HEPA, in grado di catturare le particelle inquinanti più pericolose, contribuendo a mantenere l’aria più pulita. Inoltre, è consigliabile pulire frequentemente la casa, specialmente nelle aree in cui gli animali trascorrono più tempo, per ridurre la presenza di polvere e allergeni.

Per contrastare gli effetti dell’aria secca, l’uso di umidificatori è raccomandato per rendere l’ambiente più confortevole per la respirazione degli animali, in particolare per quelli con problemi respiratori. Infine, è preferibile limitare l’uso di prodotti chimici per la pulizia e deodoranti per ambienti, optando per soluzioni naturali e non tossiche che proteggono sia gli animali che l’intero ambiente domestico.

Carica altri articoli correlati
Carica più articoli in Attualità

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vedi anche

Guida al Bonus Animali Domestici: Beneficiari, Spese Coperte e Specie Escluse.

Il bonus animali è stato rinnovato anche per il 2024, come previsto dalla recente legge di…