Home Attualità Cuneo. La città adotta il regolamento sugli animali: doveri dei proprietari di cani e gatti.

Cuneo. La città adotta il regolamento sugli animali: doveri dei proprietari di cani e gatti.

4 minuto/i di lettura

Tra le recenti decisioni del Consiglio comunale di Cuneo, spicca l’approvazione del nuovo regolamento sugli animali, il quale è stato preceduto da un’apposita commissione consiliare che ha esaminato la bozza. Secondo quanto dichiarato dall’assessore alla Tutela degli animali, questo regolamento rappresenta un’integrazione alle norme già presenti nel regolamento di Polizia Urbana, conformemente a quanto stabilito dalla Regione.

L’approvazione di questa sintesi è stata enfatizzata dall’esponente della giunta, affermando che è stata “condivisa con la Polizia Locale e il servizio veterinario dell’Asl per quanto riguarda le loro competenze, oltre che con le associazioni animaliste che dimostrano un elevato interesse sull’argomento”. La presidente della commissione Statuto e regolamenti, spiega che il testo è strutturato con una prima sezione che tratta i principi generali, seguita dai contenuti specifici: una disciplina specifica per cani, gatti, fauna selvatica ed esotica e altre specie animali, e infine una sezione dedicata alle disposizioni finali.

Tra i principi guida, l’Amministrazione Comunale si impegna a contrastare “ogni comportamento volto a impedire la presenza di animali all’interno del nucleo familiare”, incluso – presumibilmente – l’affrontare regolamenti condominiali che impongono restrizioni nei confronti di cani e gatti. Tuttavia, ciò è condizionato a “evitare l’insorgenza di problematiche igienico-sanitarie e garantire il rispetto delle norme sulla quiete del vicinato”. Riguardo alle prescrizioni, tra le meno intuitive c’è l’obbligo, per privati o associazioni, di “impedire la riproduzione se non è garantita una collocazione adeguata per la cucciolata”: ciò con l’obiettivo di limitare il più possibile il problematico fenomeno del randagismo.

La detenzione di animali all’aperto senza un rifugio adeguato è proibita. Nel caso dei cani, la cuccia deve essere proporzionata alle dimensioni dell’animale, ben isolata e dotata di un tetto impermeabile. È categoricamente vietato isolare gli animali in locali come rimesse, cantine o scantinati, così come segregarli in contenitori o scatole senza possibilità di uscita. È vietato organizzare giochi in cui la vincita o il premio comprendano animali vivi, come avveniva nei baracconi in passato, e donare animali a scopo pubblicitario o per altre finalità. È altresì vietato colorare gli animali artificialmente.

Per quanto concerne l’accattonaggio, sarà sanzionato l’utilizzo di animali in condizioni di incuria, detenzione precaria o stato di salute compromesso, nonché i casi di maltrattamento e sofferenza. È vietato, in ogni circostanza, chiedere elemosine in compagnia di cuccioli di qualsiasi specie con un’età inferiore ai 180 giorni; in tali situazioni, gli animali saranno confiscati dagli organi di vigilanza e collocati presso il canile municipale. Ai commercianti del settore è invece proibito esporre animali in vetrina o sulla pubblica via e vendere animali a persone di età inferiore ai 18 anni.

Carica altri articoli correlati
Carica più articoli in Attualità

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vedi anche

Manovra 2025: novità su animali e spese veterinarie negli emendamenti approvati.

La Legge di Bilancio 2025 non ha ancora una versione definitiva, ma numerosi emendamenti r…