Sociale Gli animalisti che liberano i visoni per farli morire di freddo. Di PetNews24 Scritto: 10 Gennaio 2017 3 minuto/i di lettura Alcuni attivisti del «Animal Liberation Front» (che stando ad una scritta sul muro dell’allevamento con la quale avrebbero rivendicato l’azione) sono riusciti ad entrare, nella notte tra il 30 e il 31 dicembre all’interno dell’allevamento Santo Stefano, nella zona Sud di Misano. È stata l’ultima “liberazione” dell’anno ma non sarà certo l’ultima portata a termine da ALF o da qualche altra sigla della galassia animalista più militante che già si è distinta per le inutili liberazioni negli stabulari universitari. In Italia l’allevamento di visoni è legale (al pari dell’allevamento di altri animali da reddito) ma ovviamente è più facile liberare in aperta campagna piccoli animali come questi mustelidi che vacche e maiali, quindi ai fini della propaganda il gioco vale la candela (rigorosamente non di cera). Senza contare che i visoni hanno anche l’aspetto di simpatici animali da compagnia quindi è più semplice darli in adozione. Il punto è che i visoni liberati sono fuggiti nei dintorni, alcuni (circa 300) sono stati catturati dai titolari dell’allevamento mentre altri (una settantina almeno) sono morti di freddo, annegati o investiti dalle auto di passaggio. Del resto non ci si può aspettare che animali nati e vissuti in cattività siano in grado di resistere al gelo quindi è probabile che altri dei “fortunati” cui è stata data una seconda possibilità moriranno entro breve (di fame, visto che non sanno cacciare). E quelli che sopravviveranno, visto che il visone è un predatore, faranno qualche danno all’ecosistema e ad eventuali pollai sui quali riusciranno a mettere le zampe. Ma quello non è un problema del quale gli animalisti sembrano preoccuparsi, la libertà è meglio della prigionia e la crudeltà della natura è meglio di quella umana. fonte: superstarz.com