Home Attualità Grosseto. Predazioni, sì ai rimborsi Nessun rimedio anti lupo.

Grosseto. Predazioni, sì ai rimborsi Nessun rimedio anti lupo.

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I pastori grossetani sono pronti a scendere in piazza: Firenze non ha ancora trovato una soluzione contro gli attacchi di lupi e ibridi al bestiame. È un grido d’allarme che arriva in ordine sparso perché gli allevatori che passano giornate intere a badare agli animali in giro per la Maremma non sono soliti mettere in piedi un’associazione per rivendicare le loro ragioni a una sola voce: ma è ormai evidente che la situazione sta per sfuggire di mano. Ogni giorno spariscono dalle greggi uno-due animali. Che siano pecore, capre o vitelli non importa. Succede pure che nel Mancianese siano state assalite e sbranate vive anche 40 pecore tutte in un colpo solo. E le aziende chiudono: erano 440 nel 2014, ora – anche se una stima ufficiale non c’è – sono molte di meno. Insomma. È l’intero settore dell’allevamento che è a rischio.

Il nemico: il lupo. In realtà quello che fa più paura è il suo fratello bastardo: l’ibrido di lupo, un animale più grosso, molto più aggressivo, mezzo cane e mezzo lupo, che salta fuori dall’accoppiamento tra i tanti cani randagi troppo spesso lasciati all’abbandono nelle campagne e i lupi di razza pura. Un dato su tutti: prima c’erano 72 tipi di ibridi, ora sono saliti a 108 in circolazione per i boschi e i campi del Grossetano. Risultato? Una strage quotidiana. Non passa giorno che le greggi non siano attaccate, spaccano le recinzioni di notte, entrano nelle aziende e fanno razzìa di pecore, capre vitelli: quello che trovano.

La Regione. Ora Firenze prova a metterci una pezza. Come? Intanto partono i risarcimenti agli allevatori che hanno subìto dei danni. Nel decreto del 2 dicembre la giunta ha stanziato 700.000 euro che, sommate alle 400.000 già disponibili, vanno a coprire le domande presentate in tutto il 2015 e parte del 2016. Sono 616 gli allevatori che hanno presentato domanda di risarcimento. Oltre il 60 per cento proviene dalla provincia di Grosseto. Poi ci sono i danni indotti: le pecore che abortiscono o non fanno più il latte perché terrorizzate dall’attacco dei lupi e dei suoi fratellastri. E in questo caso scattano gli aiuti di Stato, poca cosa in verità: non superano i 15.000 euro nell’arco di tre anni, altrimenti interviene l’Unione europea.

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