Home Ambiente La bioluminescenza ha fatto la sua comparsa negli animali almeno 540 milioni di anni fa.

La bioluminescenza ha fatto la sua comparsa negli animali almeno 540 milioni di anni fa.

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Un recente studio pubblicato su Proceedings of the Royal Society B, condotto da un team di ricercatori statunitensi e giapponesi, ha gettato nuova luce sull’evoluzione della bioluminescenza negli animali. Secondo questa ricerca, la bioluminescenza si è sviluppata per la prima volta negli animali almeno 540 milioni di anni fa, in un gruppo di invertebrati marini conosciuti come ottocoralli. Questa scoperta, guidata dalla biologa e zoologa Danielle DeLeo del Museum of Natural History della Smithsonian Institution e dall’Institute of Environment della Florida International University, retrocede di quasi 300 milioni di anni la comparsa della bioluminescenza negli animali, aprendo nuove prospettive di ricerca sulla sua origine e funzione.

Fino a questo studio, si riteneva che la bioluminescenza negli animali fosse emersa circa 267 milioni di anni fa in piccoli crostacei marini chiamati ostracodi. Tuttavia, le origini esatte di questa caratteristica sono rimaste oscure.

Gli scienziati hanno analizzato la storia evolutiva degli ottocoralli, un gruppo di animali antichi e spesso bioluminescenti che includono coralli molli, gorgonie e piume di mare. Attraverso un approfondito studio filogenomico guidato da Andrea Quattrini e altri ricercatori, hanno identificato l’antenato comune di tutti gli ottocoralli, probabilmente bioluminescente, datato a circa 540 milioni di anni fa. Questo significa che la capacità di produrre luce è emersa molto prima di quanto precedentemente ipotizzato, sottolineando il ruolo cruciale che ha avuto nella sopravvivenza e nell’evoluzione di questo gruppo animale.

La bioluminescenza, la capacità di produrre luce attraverso reazioni chimiche, si è evoluta indipendentemente almeno 94 volte nella natura, contribuendo a una vasta gamma di comportamenti tra cui il camuffamento, il corteggiamento, la comunicazione e la caccia. Tuttavia, il motivo esatto per cui si è sviluppata nei primi tempi dell’evoluzione animale rimane ancora un mistero.

Questo studio fornisce non solo una panoramica dettagliata dell’evoluzione degli ottocoralli, ma anche un’importante base per comprendere meglio il ruolo della bioluminescenza nella sopravvivenza degli animali marini. Potrebbe inoltre aiutare a sviluppare strategie per la conservazione degli ottocoralli, che sono sempre più minacciati dai cambiamenti climatici e dall’attività umana come la pesca e l’estrazione delle risorse marine.

In futuro, ulteriori ricerche potrebbero fornire ulteriori informazioni sulla funzione e l’importanza della bioluminescenza negli animali, portando a una migliore comprensione della sua evoluzione e del suo impatto sull’ecosistema marino.

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