
Inizia così, perché questo è il soprannome con cui lo conoscono tutti, complice quella malcelata passione consolidata negli anni. E poi va avanti come un treno, raccontando con entusiasmo e competenza quel che si mostra alla fototrappole: cinghiali, caprioli furtivi, volpi e martore, gatti selvatici affamati e – quando si è fortunati, e accade sempre più spesso – i branchi di lupi che popolano il massiccio del Matese, laghi e boschi, vette e vallate che abbracciano Molise e Campania, estendendosi su quattro province.