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LNDC. Napoli: assolto l’agente che sparò al pitbull Rocky durante un’operazione di Polizia.

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Napoli, assolto l’agente che sparò al pitbull Rocky durante un’operazione di Polizia.  LNDC Animal Protection profondamente delusa dal Tribunale: “Questa non è giustizia”.

Un iter giudiziario lungo che è partito nel 2019 e si è concluso oggi, nel peggiore dei modi. Rocky non ha avuto giustizia. Rocky è una vittima dello Stato ma anche della magistratura. Quando verranno depositate le motivazioni della sentenza, LNDC Animal Protection presenterà comunque appello per la responsabilità civile. Piera Rosati – Presidente LNDC: “Questa non è giustizia”

Si è concluso oggi il processo a carico dell’agente che, nel luglio 2019, a Napoli, aveva sparato e ucciso il pitbull Rocky nel corso di un’operazione di polizia. Da subito LNDC Animal Protection aveva sporto denuncia e si era opposta alla richiesta di archiviazione presentata dal PM, arrivando ad ottenere l’imputazione coatta dell’agente di polizia indagato. La vicenda aveva causato indignazione in tantissime persone di tutta Italia, anche perché l’episodio era stato ripreso in un video che in breve tempo era diventato virale. Le immagini mostravano chiaramente che il cane veniva ferito da un primo colpo e poi, zoppicando, si spostava ritrovandosi di nuovo davanti al poliziotto che gli sparava il secondo colpo.

Nonostante tutto questo e nonostante l’impegno del team legale di LNDC Animal Protection, il poliziotto oggi è stato incredibilmente assolto. “Siamo profondamente delusi per l’esito di questo processo e attendiamo di leggere le motivazioni della sentenza che verranno depositate entro 90 giorni. A quel punto potremo presentare il nostro appello ai fini della responsabilità civile, ma resta comunque l’amaro in bocca per non essere riusciti a dare giustizia a quel povero cane”, afferma Michele Pezone – Responsabile Diritti Animali LNDC Animal Protection.

“Sono sinceramente senza parole e forse è meglio così, perché potrei rischiare di dire qualcosa di compromettente. Aspetteremo di leggere le motivazioni, ma già da ora mi sento di dire che questa non è giustizia. Rocky è una vittima dello Stato. Uno Stato che ha agenti di Polizia che dovrebbero essere preparati a gestire situazioni che coinvolgono animali, e già all’indomani di questo episodio chiedemmo che venissero organizzati corsi di formazione in tal senso, senza però ottenere nulla. Uno Stato che non riconosce il valore della vita di un cane, come dimostrato da questa sentenza. Uno Stato che assolve un agente di polizia che non si è accontentato di ferire un cane, ma gli ha sparato un secondo colpo cagionandone la morte. No, questa sicuramente non è giustizia,” commenta la Presidente di LNDC Animal Protection, Piera Rosati.

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