Animali marini Cronaca Puglia. Allarme nel Salento: pescato un pesce leone, il “killer” che minaccia il Mediterraneo. Di PetNews24 Scritto: 17 Dicembre 2025 3 minuto/i di lettura Il pesce scorpione torna a far parlare di sé in Puglia. Già avvistato la scorsa estate nelle acque salentine, un nuovo esemplare di questa specie aliena è stato catturato al largo di Ugento, in provincia di Lecce. Il ritrovamento conferma la presenza, seppur ancora rara, di questo predatore esotico nei nostri mari, spostando l’attenzione dai semplici avvistamenti alla pesca effettiva. Dopo i primi avvistamenti della scorsa estate, il pesce scorpione (noto anche come pesce leone o Pterois miles) è tornato a scuotere le coste salentine. La presenza di questa specie aliena, temuta per l’impatto devastante sulla fauna locale, è stata confermata da una recente cattura al largo di Ugento, in provincia di Lecce. L’esemplare è rimasto impigliato nelle reti del pescatore Antonio Sansò a una profondità di circa 50 metri. A validare scientificamente il ritrovamento è stato il naturalista Roberto Gennaio, che ha diffuso sui social le immagini del predatore, confermando lo stato di allerta tra esperti e operatori del settore. Originario dell’Indo-Pacifico, il pesce scorpione — meglio conosciuto come pesce leone — è approdato nel Mediterraneo attraverso il Canale di Suez. Negli ultimi anni, la sua rapida espansione ha messo in allarme la comunità scientifica e i pescatori locali. Come evidenziato dal naturalista Roberto Gennaio, il fenomeno è strettamente legato al riscaldamento globale: «L’innalzamento delle temperature marine sta creando l’habitat ideale per la proliferazione di queste specie aliene», trasformando il nostro mare in un ambiente sempre più accogliente per predatori non autoctoni. Perché il pesce scorpione incute così timore? La sua classificazione come specie “aliena” non è solo un’etichetta geografica, ma indica una minaccia concreta: la sua voracità lo porta a competere aggressivamente con i pesci locali, alterando i delicati equilibri del Mediterraneo. Il litorale di Ugento non è nuovo a queste invasioni; in passato ha già dovuto affrontare l’arrivo del granchio blu e del gambero della Louisiana. La cattura di questo predatore in Salento impone oggi un monitoraggio rigoroso, specialmente alla luce di un cambiamento climatico che sta tropicalizzando le nostre acque.