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Tutti gli allevamenti intensivi causano sofferenza agli animali.

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Nessun allevamento intensivo garantisce agli animali una vita senza sofferenza. Le nostre recenti inchieste in Germania e Regno Unito lo confermano, svelando le gravi violenze sistematiche inflitte agli animali da parte degli operatori in due grandi allevamenti di suini.

Durante la più lunga indagine sotto copertura mai condotta dal nostro team internazionale, abbiamo trascorso quattro mesi nel 2023 documentando le condizioni di uno dei più grandi allevamenti di maiali in Germania, con 25.000 animali destinati alla macellazione. L’inchiesta ha rivelato gravi violazioni delle leggi sul benessere degli animali, come uccisioni illegali, maltrattamenti e negligenze. Questi abusi sono stati continui durante l’indagine: gli animali venivano frequentemente presi a calci, picchiati e scaraventati violentemente sul pavimento e contro i muri dagli operatori.

Abbiamo anche osservato che la castrazione dei maiali avveniva senza anestesia adeguata e senza le necessarie cure per le ferite infette. Pochi giorni dopo la nascita, i cuccioli subivano l’amputazione della coda, nonostante le normative europee vietino la mutilazione di routine. Come Animal Equality, abbiamo consegnato i video di questi atti crudeli alle autorità competenti e presentato denunce contro l’allevamento e i singoli dipendenti.

Anche nel Regno Unito, in un allevamento di 12.000 maiali premiato con il National Pig Award e fornitore di Tesco, la situazione non era diversa. Durante sei visite tra ottobre 2023 e giugno 2024, abbiamo filmato operatori che sbattevano i maialini contro muri di cemento per stordirli o ucciderli. Le scrofe, rinchiuse in gabbie troppo strette per consentire loro qualsiasi movimento, mostravano comportamenti ripetitivi come mordere le sbarre metalliche, segno di estremo disagio psicologico e fisico. Molti maiali erano costretti a vivere in strutture fatiscenti, immerse nei liquami, e a giacere nei propri escrementi.

La dottoressa Alice Brough, veterinaria con esperienza negli allevamenti di suini del Regno Unito, ha commentato: “Purtroppo non si tratta di casi isolati. Molte delle scene che abbiamo documentato sono comuni nell’industria della carne in generale… ben poco degli allevamenti di maiali del Regno Unito è appropriato per essere mostrato al pubblico”.Gli allevamenti che abbiamo indagato non rappresentano semplicemente dei casi isolati, ma sono parte di un sistema che sfrutta gli animali in modo crudele, ignorando le leggi fondamentali sul loro benessere. Gli animali sono esseri senzienti, e queste pratiche non possono e non devono essere più tollerate. Ognuno di noi può contribuire a interrompere questa catena di violenza scegliendo alternative vegetali alla carne e ai prodotti di origine animale.

Nel 2022, Animal Equality e Animal Law Foundation hanno pubblicato un rapporto sulla mancanza di controlli negli allevamenti, rivelando che meno del 3% dei 290.000 allevamenti del Regno Unito viene ispezionato annualmente, e solo lo 0,33% delle denunce sfocia in procedimenti legali. Secondo questo rapporto, quasi tre quarti dei maiali subiscono il taglio della coda di routine, una pratica estremamente dolorosa eseguita senza anestesia per prevenire il cannibalismo da stress tra gli animali.

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