Home Curiosità Animali selvatici nel carcere: il Guatemala tra illegalità e biodiversità.

Animali selvatici nel carcere: il Guatemala tra illegalità e biodiversità.

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Le autorità guatemalteche hanno ripreso il controllo del carcere di massima sicurezza “El Infiernito”, dove detenuti della banda criminale “Barrio 18” vivevano in condizioni surreali. I 225 detenuti sono stati trasferiti in altri penitenziari, mentre all’interno del carcere sono stati trovati animali selvatici, tra cui coccodrilli, un “call center” illegale e persino una piscina con i rettili.

“È un problema molto serio che dimostra la totale mancanza di controllo” nella prigione, ha dichiarato il ministro dell’Interno guatemalteco, Alejandro Giammattei. “El Infiernito” è stato svuotato e verrà “ristrutturato per diventare un vero carcere di massima sicurezza”, ha aggiunto.

Le immagini diffuse dalle autorità mostrano condizioni di vita ben lontane da quelle di un carcere. I detenuti avevano a disposizione aria condizionata, televisori, frigoriferi e persino una piscina con coccodrilli. Oltre agli animali selvatici, sono stati trovati anche animali da fattoria come polli e galline. In una precedente perquisizione, era stato smantellato un vero e proprio “call center” con telefoni cellulari e connessioni internet, utilizzato dai detenuti per attività illegali.

“Sono carceri, non luoghi di vacanza”, ha commentato il ministro Giammattei, sottolineando la gravità della situazione e la necessità di ristabilire l’ordine e la legalità all’interno del sistema carcerario guatemalteco.

Questo episodio ha sollevato numerose critiche nei confronti delle autorità guatemalteche, accusate di negligenza e corruzione. Si apre ora un’indagine per accertare le responsabilità e per evitare che simili situazioni si ripetano in futuro.

Il caso di “El Infiernito” rappresenta un esempio emblematico delle sfide che il Guatemala deve affrontare nella lotta alla criminalità organizzata e nella gestione del sistema carcerario. La riconquista del carcere da parte delle autorità è un primo passo importante, ma è necessario un impegno concreto per garantire che le carceri guatemalteche siano luoghi sicuri e legali.

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