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LNDC. L’Aquila: allevamento lager di Roio: scatta la denuncia.

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Allevamento lager a Roio, scatta la denuncia di LNDC Animal Protection:  “Siamo disponibili ad accogliere altri cani”

L’associazione condanna fermamente quanto emerso negli scorsi giorni a Roio, frazione dell’Aquila, dove è stato scoperto un vero e proprio lager per cavalli. Gli animali, secondo quanto riportato, vivevano in condizioni inaccettabili: senza cibo, in mezzo agli escrementi e con cavalli morti lasciati sul posto in stato di decomposizione. Agli attivisti locali di LNDC erano già stati affidati anche alcuni cani che vivevano lì e anche in questo caso la locale sezione ha offerto alla ASL veterinaria la propria disponibilità ad accogliere altri cani della stessa persona

 Le condizioni drammatiche del posto in questione erano già state attenzionate e segnalate anche dalla Sezione LNDC dell’Aquila e non coinvolgevano soltanto i cavalli. Agli attivisti locali di LNDC, infatti, erano stati affidati anche alcuni cani che vivevano lì e anche in questo caso la locale sezione ha offerto alla ASL veterinaria la propria disponibilità ad accogliere altri cani della stessa persona, come avvenuto in precedenti casi vista la continuativa collaborazione con le istituzioni.

LNDC Animal Protection segue da anni casi di maltrattamento equino, denunciando abusi e strutture abusive in tutta Italia. La scoperta di Roio conferma quanto sia ancora diffuso l’allevamento e la detenzione di cavalli senza le dovute accortezze per garantire il loro benessere. Un fenomeno sommerso che continua a causare sofferenza e morte, nel silenzio generale.

Scene del genere non dovrebbero più esistere in un Paese civile”, dichiara Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Troppo spesso chi alleva o detiene animali per profitto cerca di ottenere la massima resa con la minima spesa, senza quindi prestare le dovute cure e attenzione a quelle che sono considerate solo merci. Chi riduce animali senzienti a oggetti da sfruttare e abbandonare deve essere perseguito con la massima severità. Abbiamo sporto denuncia contro i responsabili e ci costituiremo parte civile nell’eventuale processo, con l’obiettivo di arrivare a ottenere una condanna esemplare”.

Questa vicenda ci ricorda l’urgenza di rafforzare i controlli sul territorio e dotare le forze dell’ordine di strumenti adeguati per prevenire e reprimere questi reati”, continua Rosati. “Ma serve anche una presa di coscienza da parte della società civile: chi sa e tace, è complice”.

LNDC Animal Protection rinnova il suo appello alla cittadinanza: segnalate situazioni sospette, fate sentire la vostra voce. Ogni segnalazione può salvare una vita.

Tramite il proprio ufficio legale, l’Associazione seguirà da vicino l’evolversi del caso, chiedendo alle autorità una rapida e rigorosa applicazione della legge. I cavalli superstiti devono essere messi in salvo e curati al più presto. I cadaveri di cavalli recuperati testimoniano una sofferenza che non possiamo ignorare.

LNDC Animal Protection

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