Cronaca SOS Animali Maltrattamento animali, multe salate e carcere: ecco cosa rischiano adesso coloro che li maltrattano. Di PetNews24 Scritto: 26 Giugno 2025 4 minuto/i di lettura La Legge n. 82/2025 introduce importanti novità per la protezione degli animali: il Codice penale e le leggi speciali prevedono pene più severe per chi li maltratta, viene riconosciuta giuridicamente la loro sensibilità e viene vietato l’uso di catene. Questo rappresenta un significativo passo avanti per l’Italia nella tutela degli animali. Dal 1° luglio 2025 entra in vigore una riforma storica che rivoluziona la tutela penale degli animali. La Legge 6 giugno 2025, n. 82, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 16 giugno 2025, introduce importanti novità riconoscendo per la prima volta la qualità di esseri senzienti agli animali. Questa nuova normativa modifica profondamente il Codice penale, il Codice di procedura penale e alcune leggi speciali. Le principali novità includono un cambio di prospettiva nella tutela degli animali, che diventano soggetti tutelati in quanto esseri viventi capaci di provare dolore, paura e sofferenza. < class=”xe0n8xf x12d4x0i x43rr9r x1d5s5ig x1cgcltr” style=”text-align: justify;”>La riforma introduce anche un inasprimento delle pene per i reati contro gli animali, segnando un significativo passo avanti nella protezione di questi esseri viventi. La precedente normativa si limitava a tutelare il “sentimento per gli animali”, mentre adesso l’attenzione si concentra direttamente sul benessere degli animali stessi. Tra le novità più significative vi è la protezione degli animali sequestrati, con l’introduzione dell’art. 260-bis c.p.p. che vieta l’abbattimento o la cessione durante il procedimento penale. Inoltre, associazioni animaliste o privati affidatari possono ottenere l’affidamento definitivo dell’animale anche prima della sentenza. Un’altra importante novità è il divieto di tenere animali alla catena, salvo esigenze sanitarie o temporanee, con una sanzione amministrativa da 500 a 5.000 euro per chi viola questa norma. I reati contro gli animali sono stati inseriti nel catalogo dei reati presupposto del D.Lgs. 231/2001, con conseguente responsabilità amministrativa degli enti. Le aziende coinvolte in maltrattamenti o uccisioni potrebbero essere soggette a sanzioni interdittive. Sono state inoltre inasprite le pene per il traffico illecito di animali da compagnia. Questa riforma rappresenta un importante passo avanti nella tutela degli animali e allinea l’Italia ai principi europei e internazionali che riconoscono gli animali come esseri viventi degni di tutela.