Attualità Curiosità Amicizia con animali domestici: il potere rigenerante per la memoria nei single. Di PetNews24 Scritto: 28 Dicembre 2023 4 minuto/i di lettura La connessione tra l’uomo e il suo migliore amico a quattro zampe potrebbe essere più profonda di quanto pensassimo, almeno secondo un recente studio pubblicato su ‘Jama Network Open’. L’indagine suggerisce che la definizione classica del cane come il migliore amico dell’uomo potrebbe avere basi scientifiche solide, e questo concetto potrebbe estendersi a tutti gli animali domestici. Il focus principale dello studio è stato sull’effetto benefico che gli animali domestici sembrano avere sulla memoria delle persone single oltre i 50 anni. Secondo i ricercatori della School of Public Health presso la Sun Yat-sen University di Guangzhou, in Cina, la presenza di un animale domestico potrebbe svolgere un ruolo cruciale nel contrastare il declino cognitivo associato all’età. In particolare, il lavoro ha evidenziato che i single over 50 che vivono con un animale domestico mostrano tassi più lenti di declino cognitivo rispetto ai loro coetanei che condividono la vita con altre persone. L’effetto anti-solitudine degli animali domestici sembra avere un impatto significativo, fungendo da amici fedeli che contribuiscono a mantenere la salute mentale in modo positivo. Gli autori dello studio sottolineano l’importanza di ulteriori ricerche per approfondire la relazione tra la presenza di un cane o di un gatto e l’effetto mitigante sulla solitudine, così come il legame con la perdita di funzionalità mentali. Nonostante siano necessari studi aggiuntivi per una conferma definitiva, questo lavoro offre un’interessante indicazione della potenziale influenza positiva degli animali domestici sulla salute mentale delle persone over 50 che vivono da sole. Gli studiosi hanno esaminato i dati provenienti da una coorte di 7.945 individui di età superiore ai 50 anni, scoprendo che la presenza di un animale domestico in casa è correlata a un rallentamento nei tassi di declino della memoria e della fluidità verbale. I dati esaminati appartengono all’English Longitudinal Study of Ageing, coprendo i periodi da giugno 2010 a luglio 2011 e da giugno 2018 a luglio 2019, con un’età media dei partecipanti di 66,3 anni, di cui oltre 4.400 erano donne. I risultati dei test hanno evidenziato che vivere da soli costituiva un elemento modificatore significativo e che la presenza di un animale domestico sembrava essere associata a un rallentamento nel declino delle funzioni cognitive prese in considerazione. Sebbene le analisi di associazione congiunta non abbiano rivelato differenze significative nei tassi di declino della cognizione verbale composita, della memoria verbale o della fluidità verbale tra i proprietari di animali domestici che vivono soli e coloro che vivono con altri, gli autori concludono che la presenza di un animale domestico potrebbe, in parte, compensare l’associazione tra la vita solitaria e il declino cognitivo nelle persone anziane.