Home Associazioni La Coldiretti sollecita un intervento massiccio per contrastare la minaccia degli animali selvatici agli allevamenti-

La Coldiretti sollecita un intervento massiccio per contrastare la minaccia degli animali selvatici agli allevamenti-

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Coldiretti denuncia il proliferare eccessivo di animali selvatici nelle colline riminesi, sottolineando la minaccia crescente che rappresenta per la sussistenza degli allevamenti.

L’associazione di categoria basa la propria critica su dati forniti da Ausl Romagna, evidenziando un significativo declino negli allevamenti di bovini e ovini sul territorio provinciale. A gennaio 2017, gli allevamenti di bovini ammontavano a 473, ridottisi a 255 entro la fine del 2023. La situazione è ancor più preoccupante per gli allevamenti di ovini, che passano da 556 stalle a inizio 2017 a soli 347 alla fine del 2023. Questi dati riflettono un drastico calo nell’arco di sei anni, con una rilasciata del 52,9% per gli allevamenti di bovini e del 62,4% per quelli di ovini.

«Indubbiamente», afferma Guido Cardelli Masini Palazzi, presidente di Coldiretti Rimini, «una delle cause principali del problema è la presenza sproporzionata di animali selvatici rispetto alla superficie del territorio, causando danni costanti alle coltivazioni da parte degli ungulati e agli allevamenti con la presenza dei lupi, i quali non dovrebbero più essere considerati una specie protetta. È essenziale smontare l’illusione che gli agricoltori-allevatori siano adeguatamente risarciti; in realtà, si tratta di aiuti che non coprono minimamente l’entità dei danni subiti.

“Sono molti anni”, sottolinea Alessandro Corsini, direttore di Coldiretti Rimini, “che le comunità di montagna si trovano a fronteggiare quotidianamente la sfida di proteggere i propri raccolti da una moltitudine di cinghiali che distruggono le colture, caprioli che brucano liberamente i germogli nei frutteti, volpi che saccheggiano i pollai e rami di lupi capaci di attaccare e uccidere il bestiame al pascolo, anche durante il giorno.

 

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