Associazioni Curiosità Zoo Miracoli selvatici: storie di salvataggio e liberazione dal Centro recupero animali. Di PetNews24 Scritto: 5 Marzo 2025 3 minuto/i di lettura Il piccolo tasso, ritrovato in condizioni disperate, è stato salvato grazie all’intervento tempestivo di un team di veterinari e volontari. Con cure intensive, inclusa l’alimentazione d’emergenza tramite flebo, sono riusciti a riportarlo in vita. Un’altra storia a lieto fine è quella del cucciolo di istrice, probabilmente separatosi dalla madre mentre attraversava la strada. Dopo aver ricevuto le cure necessarie, sarà rilasciato in primavera in un habitat sicuro, lontano dai pericoli del traffico. Il Centro di Recupero Animali Selvatici di Rimini è un luogo dove i miracoli accadono quotidianamente. Grazie all’impegno di volontari appassionati e competenti, la fauna selvatica locale riceve cure e assistenza. Nel 2024, il CRAS ha salvato oltre 5.000 animali, inclusi rapaci, uccelli migratori e mammiferi di varie specie. L’operato del CRAS è reso possibile grazie a una solida rete di collaborazione tra enti pubblici e privati. Il Comune di Rimini, mettendo a disposizione la struttura di via Baracchi a Corpolò, testimonia il proprio supporto a coloro che si dedicano ogni giorno alla cura degli animali bisognosi. Il 3 marzo, Giornata Mondiale della Fauna Selvatica, assume un significato speciale per questi animali. Questa giornata, che celebra l’importanza della biodiversità, coincide con l’anniversario della CITES, accordo internazionale del 1973 per la protezione delle specie a rischio. A Rimini, il CRAS svolge un ruolo fondamentale in questa missione di salvaguardia, intervenendo sia nella prevenzione dei pericoli che nell’educazione del pubblico. Spesso, i volontari si trovano a gestire ‘salvataggi impropri’, quando cittadini, con buone intenzioni, separano involontariamente i cuccioli di lepre o capriolo dalla madre. La sensibilizzazione è un altro aspetto fondamentale del lavoro dei volontari del CRAS, che ricordano quanto sia importante consultare sempre personale qualificato prima di effettuare un recupero, per determinare se l’intervento sia davvero necessario. In questo modo, si tutela al meglio la fauna selvatica e si minimizzano i rischi, spesso derivanti da attività umane. Il loro impegno è eccezionale.