Home Comunicato stampa Bressanone. Uomo morto OIPA: gridare “Al lupo al lupo” aumentano le fobie.

Bressanone. Uomo morto OIPA: gridare “Al lupo al lupo” aumentano le fobie.

5 minuto/i di lettura

L’associazione presenterà richiesta di accesso agli atti e si opporrà in tutte le sedi affinché lo status di protezione del lupo non sia modificato in peggio, tentativo messo in atto da alcune forze politiche

In attesa di conoscere i particolari della vicenda riportata dalle cronache odierne secondo le quali un 73enne disperso, poi ritrovato e soccorso purtroppo inutilmente a Bressanone, sarebbe stato “forse aggredito da un lupo” (cit. Ansa), l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) annuncia che depositerà nelle prossime ora la richiesta di accesso agli atti al fine di conoscere le cause delle lesioni, per avere informazioni precise sul genere di animale e sulle eventuali motivazioni dell’incidente derivanti dalla ricostruzione dei fatti. Gridare «Al lupo al lupo» serve solo ad alimentare fobie e psicosi, e anche in questo spiacevole episodio occorre evitare conclusioni affrettate. L’esito dell’accesso agli atti sarà vagliato da un professionista di parte esperto per avere uno specifico parere su quanto realmente accaduto.

L’Oipa ricorda che il lupo appartiene a una specie particolarmente protetta a livello nazionale ed europeo, quindi non può essere cacciato né ucciso e ribadisce che si opporrà in tutte le sedi affinché questo status non sia modificato in peggio, tentativo messo in atto da alcune forze politiche.

Il lupo è un animale schivo, non pericoloso per l’uomo. Naturalmente caccia per mangiare, essendo un predatore, e talvolta può avvicinarsi, soprattutto di notte, in aree antropizzate.

L’espansione del lupo in Italia, negli ultimi quarant’anni, è stata frutto esclusivamente di dinamiche naturali e nessun lupo è stato mai rilasciato a scopo di ripopolamento.

L’Oipa evidenzia che alla paura del lupo, generata anche surrettiziamente, qualcuno ha risposto con azioni irresponsabili che determinano responsabilità penali in chi le commette: reati connessi (articolo 544 bis e ter del Codice penale e bracconaggio).

Occorre favorire una serena coesistenza senza generare allarmi e senza diffondere fake news, come spesso accade soprattutto nei social media. Vi sono anche alcune accortezze rispettose e di buonsenso che possono aiutare una pacifica convivenza con questa specie preziosa.

Ecco un breve vademecum utile per chi abita in zone in cui è presente il lupo:

  • non tenere i cani a catena, come anche previsto dalla legislazione di molte Regioni
  • evitare di lasciare cibo alla fauna selvatica
  • tenere di notte gli animali domestici in locali chiusi
  • evitare di lasciare resti di animali accanto alle case
  • non lasciare rifiuti organici (placente, carcasse) nelle letamaie e nelle vicinanze di stalle
  • non lasciare cibo avanzato nelle colonie feline

Nel caso di un incontro ravvicinato con un lupo:

  • parlare ad alta voce e agitare le braccia per allontanarlo
  • se il lupo è lontano, restare in silenzio e non interferire
  • non seguire le sue tracce e non disturbarlo
  • se si è in escursione con il proprio cane, tenerlo al guinzaglio; comportamento da tenere sempre quando si è in un territorio popolato da fauna selvatica. In particolare, il lupo potrebbe attaccare alla vista del cane, considerandolo un avversario.

 

Carica altri articoli correlati
Carica più articoli in Comunicato stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vedi anche

Modena. upetto denutrito e infreddolito salvato sugli Appennini: ora in cura al Centro Pettirosso.

I volontari del centro recupero fauna selvatica Il Pettirosso di Modena hanno soccorso un …