L’animale più intelligente del mondo: non è quello che pensi.

Non siamo l’unica specie a vantare un grande cervello e straordinarie capacità cognitive. Molte altre specie, infatti, possono competere con l’uomo in una “gara d’intelligenza”. Tra queste, gli oranghi meritano un posto di rilievo.

Spesso trascurati dagli studi di psicologia animale e zoologia a causa della difficoltà di accedere al loro habitat – le foreste del Borneo e delle isole indonesiane – gli oranghi sono stati recentemente “riscoperti” dalla ricerca etologica. Diversi studi li hanno persino proclamati “gli animali più intelligenti del mondo”, superando i delfini, a lungo considerati i mammiferi più brillanti del pianeta.

Gli oranghi eccellono nell’uso di strumenti sofisticati, rendendoli la seconda specie di primati più abile nel manipolare gli oggetti, dopo l’uomo. Questa competenza è fondamentale per la loro sopravvivenza: costruiscono nidi sulle fronde degli alberi, un’impresa notevole considerando che sono i mammiferi più grandi e pesanti a dormire sui rami.

Ma la loro intelligenza non si ferma qui. Gli oranghi riescono a prevedere i cambiamenti meteorologici osservando il movimento delle nuvole e, se necessario, si procurano foglie larghe e spesse per proteggersi dalla pioggia, trasformandole in veri e propri “ombrelli” naturali.

Purtroppo, questi straordinari animali sono gravemente minacciati. Il disboscamento illegale delle foreste del sud-est asiatico e il bracconaggio stanno mettendo a rischio la loro sopravvivenza. Per contrastare queste minacce, numerosi paesi e organizzazioni ambientaliste hanno avviato piani di cooperazione per ridurre e controllare il commercio illegale di legname proveniente dalle foreste pluviali.

Proteggere gli oranghi significa preservare non solo una specie, ma anche un esempio straordinario di intelligenza nel regno animale.