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Un’odissea per adottare un cane.

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Vuoi adottare un cane abbandonato al canile, dopo anni che i figli ti supplicano, e riesci finalmente a convincere il marito? È fatta, pensi. Che problema dovrebbe esserci? Il problema, invece salta fuori e sono io, o meglio la mia malattia!

Dopo aver spiegato la nostra situazione familiare, descritto l’appartamento in cui viviamo (quello secondo me poteva creare una restrizione, eventualmente), i bambini hanno scelto il loro cane fra i tre che i responsabili del canile avevano ritenuto adatti a noi. Maya! Un cane di piccola-media taglia, con un carattere e con abitudini perfette per le nostre esigenze. Ma, naturalmente, necessita il benestare dopo un sopralluogo a casa, che deve avvenire in un momento in cui tutta la famiglia è presente.

Credevo che servisse per visionare l’appartamento, l’eventuale spazio all’esterno per le uscite all’aperto con altri cani, per fare domande inerenti le nostre abitudini.. E invece no.. I giorni passavano e le vacanze estive stavano quasi finendo. Ebbene: il problema principale per la loro decisione del sì o del no era la mia situazione clinica. Io, perché sono malata di cancro metastatico.

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