Comunicato stampa Cronaca SOS Animali Punta Marina (RA). Per la salvezza dei pavoni l’OIPA lancia un mailbombing. Di PetNews24 Scritto: 27 Febbraio 2023 3 minuto/i di lettura Oipa Ravenna: «Anziché valorizzare la loro presenza, come elemento di biodiversità nel Parco del Delta del Po, l’Amministrazione comunale di Ravenna preferisce sbarazzarsene affidandoli a un allevatore di suini senza garanzie per la loro vita e il loro benessere» L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) lancia un mailbombing per la salvezza dei pavoni di Punta Marina, in provincia di Ravenna che, abituati alla vita libera, sono diventati una coloratissima e amatissima attrazione turistica della località balneare. Si può sottoscrivere la protesta alla pagina web https://www.oipa.org/italia/appello-pavoni-punta-marina che inoltrerà automaticamente la lettera di dissenso alle autorità coinvolte nella decisione di consegnare gli splendidi volatili a un allevatore di suini, senza vincoli che ne vietino la vendita o la soppressione per scopi alimentari. Sono circa trenta i pavoni che, abbandonati da un privato nella pineta del lido ravennate, rischiano dunque di finire i loro giorni in una voliera o, peggio, soppressi. «Anziché valorizzare la loro presenza, come elemento di biodiversità nel Parco del Delta del Po, l’Amministrazione comunale di Ravenna preferisce sbarazzarsene assecondando le lamentele di alcuni cittadini», spiega la delegata dell’Oipa di Ravenna, Giovanna Augello. «Eppure, per raggiungere una serena convivenza con i residenti sarebbe sufficiente adottare alcune misure ecologiche, come una maggiore pulizia stradale e dei dissuasori idonei». L’Oipa unisce la sua protesta a quella dei cittadini di Ravenna e delle associazioni locali che chiedono una soluzione di buon senso e che hanno già diffidato il Comune di Ravenna lamentando come nell’avviso pubblico per la manifestazione d’interesse, pubblicato lo scorso mese di novembre, non vi siano sufficienti garanzie per la salute e il benessere degli animali. «Potrebbero finire in voliere di misura anche ridotta e non si esclude l’eventuale soppressione per scopi alimentari», avverte Augello.