Home Ambiente Potature in città e crudeltà gratuite verso i nostri amici animali.

Potature in città e crudeltà gratuite verso i nostri amici animali.

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I lavori di potatura in via Bruno Buozzi destano perplessità per vari motivi. Eseguiti con un certo ritardo, poiché le gemme e qualche foglia pure sono già spuntate; non facile da capire il tipo di potatura adottato fra “taglio di ritorno”, “cimatura”, “di formazione”, o “di contenimento”, in ogni caso senza l’uso di cicatrizzanti, cosa che potrebbe esporre gli alberi all’attacco di parassiti, ai veleni da inquinamento e da insetticidi etc. Ma, fatto più grave, non si è andati tanto per il sottile nell’abbattere un ramo sul quale una gazza stava costruendo il nido. La gazza, finito il trambusto della potatura, cercava il nido, ma non si dava pace perché non riusciva a trovarlo. Così, posatasi sul parapetto di una palazzina guardava e riguardava, saltellando, in direzione dell’albero, ridotto a scheletro, come a voler riprendere il volo verso il nido che non c’era più. Ma si può essere così infinitamente crudeli? E’ stato come interrompere una gravidanza. Non si poteva ordinare al potatore, impreparato per la circostanza, di non abbattere quel ramo? Ma chi è più impreparato l’operaio o qualche tecnico preposto? Il fatto è che non abbiamo mai avuto assessori delegati all’ambiente che fossero professionisti della materia, tranne uno, Ambrogio Lamesta, agronomo, ornitologo, studioso di lepidotteri della Murgia e, se non bastasse, di scuola WWF. Ci fosse stato lui!

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