Home Comunicato stampa Caso “Orsa Amarena” a Controcorrente: Chirico solidale a chi le ha sparato.

Caso “Orsa Amarena” a Controcorrente: Chirico solidale a chi le ha sparato.

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Durante la trasmissione, la giornalista Annalisa Chirico ha giustificato l’assassino dell’orsa e affermato che anche lei non sa come reagirebbe se avesse paura e ha invocato la legittima difesa, peraltro prendendo a pretesto il Trentino dove secondo lei ci sarebbero moltissimi casi di aggressione anche se la realtà dei fatti è tutt’altra. Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection: “Non è accettabile che si promuova così esplicitamente l’uso delle armi e della violenza in un programma TV nazionale. Questo clima di odio verso gli animali deve finire”

La tragedia di Amarena ha colpito molto l’opinione pubblica e, da quando è stata uccisa, se ne parla su tutti i giornali e in tutte le trasmissioni televisive. Tra queste, c’è stata anche la trasmissione Controcorrente Estate su Rete4 in cui – tra le tante cose – si è anche discusso della “gogna mediatica” a cui è stato sottoposto l’autore di questo gesto crudele e insensato. Sui social, infatti, è stato diffuso il suo nome e l’uomo è stato quindi oggetto di violentissime critiche e minacce, che hanno addirittura richiesto la presenza di un presidio delle forze dell’ordine davanti alla sua abitazione. In studio, ad esprimere solidarietà all’assassino di Amarena c’era la giornalista Annalisa Chirico, che si è dichiarata contraria alla gogna e che anche lei probabilmente sparerebbe se si trovasse un orso davanti.

“La gogna mediatica non è mai una cosa bella e infatti la nostra associazione ha evitato di pubblicare il nome dell’uomo identificato. Tuttavia, è più che comprensibile che l’indignazione che è montata per questo caso gravissimo possa portare sui social a esacerbare gli animi e a pronunciare parole forti. Trovo però che sia molto inopportuno che una giornalista, che per giunta dichiara di non mangiare carne, esprima solidarietà a un uomo che ha compiuto un atto così imperdonabile. Così come è inopportuno e grave giustificare il fatto di imbracciare un’arma e sparare “per paura”, indipendentemente che si tratti di un uomo o animale. Giustificare e promuovere la violenza come soluzione in un programma TV nazionale oltre ad essere inaccettabile è veramente grave. A tal proposito ho scritto una lettera a Piersilvio Berlusconi”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.

Durante la trasmissione, è stato anche riportato il parere di Bonelli, portavoce dei Verdi, che ha affermato che questa tragedia è il risultato del clima di odio verso gli animali selvatici derivante dalle politiche anti-animali del Governo e di alcune realtà locali come la provincia di Trento.

Quello che ha detto Bonelli è assolutamente vero e sacrosanto. Il Governo è arrivato addirittura ad autorizzare a sparare agli animali selvatici in città e nelle aree protette, aumentando quindi nella popolazione la percezione di una situazione ingestibile e pericolosa per la cittadinanza. Allo stesso tempo, la Provincia di Trento ha demonizzato orsi e lupi emettendo ordinanze continue contro di loro che puntualmente però vengono bloccate da TAR e Consiglio di Stato grazie alle nostre battaglie legali. Durante la trasmissione, Chirico ha dato il suo ulteriore contributo a questa narrazione anti-orso dicendo che in Trentino ci sono stati moltissimi casi di incidenti gravi, quando la realtà è ben diversa e i casi gravi si possono contare sulle dita di una mano in decine e decine di anni di convivenza tra uomini e orsi. Non c’è dubbio che questa narrazione sbagliata e, viene da pensare, in mala fede abbia contribuito in maniera attiva a esacerbare gli animi di tutti”, conclude Rosati.

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